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14/Mar/13

Il Vescovo incontra i Diaconi permanenti della Diocesi

    Presso la sede dell’ISTEP di Gioia Tauro S.E. Mons. Francesco Milito ha incontrato la sera di mercoledì 13 marzo i diaconi permanenti della diocesi: il secondo incontro dopo quello del 10 agosto 2012, vissuto in clima di cordialità e in cui mons. Milito, da poco eletto nostro vescovo, aveva  dichiarato che avrebbe voluto per la nostra  Chiesa locale  diaconi ‘sapienti’ e preparati dal punto di vista teologico.

    La recita dei Vespri ha dato inizio all’incontro e  nelle intercessioni  la preghiera del Vescovo perché il Signore mandi alla sua Chiesa un papa santo, testimone della verità. Il vescovo ha quindi spiegato il perché del secondo incontro a distanza di tanti mesi dal primo: solo perché, dopo aver visitato nei primi tre mesi le  parrocchie soprattutto in occasione di feste, nei mesi successivi ha dovuto provvedere all’elezione dei Vicari foranei, e successivamente al rinnovo del Consiglio presbiterale, organismi questi indispensabili per la vita della Diocesi. Ai Vicari foranei aveva poi chiesto di fargli il quadro completo dei diaconi, dei candidati al diaconato, dei ministri istituiti e di quanti abbiano fatto la richiesta di accedere  a tali ministeri. Poi insieme con i Vicari foranei ha provveduto al rinnovo dello Statuto del Consiglio Pastorale diocesano, condizione questa indispensabile per arrivare alla nomina del Consigli pastorali zonali e del Consiglio Pastorale Diocesano. Quindi i diaconi, non messi da parte o rimandati alla fine, ma solo il  tempo per avere il quadro di tutto.

    Il vescovo ha poi sottolineato l’importanza che il diaconato riveste per la vita della Chiesa e soprattutto per il vescovo, dato che il diacono nella tradizione è considerato ‘il suo  orecchio, la sua bocca, il suo cuore, la sua anima’.  Anche se il vescovo ha  affermato che nella nostra diocesi sarà necessario  riorganizzare la formazione del diacono dal punto di vista teologico e  rivedere anche la sua  formazione permanente perché i diaconi siano  ben preparati a svolgere il loro ministero.                          

   Il Vescovo ha per questo suggerito alcune prospettive in vista di un approfondimento teologico in tal senso: 1) rivedere quali sono gli aspetti della teologia da riprendere e approfondire; 2) necessità di una formazione continua, calata nella realtà in cui si vive; 3) riflettere sull’esperienze del diaconato a partire dalla necessita della  riorganizzazione dei servizi diocesani nella prospettiva della nuova evangelizzazione, prospettiva questa unica, primigenia, di tutto il Vangelo. E in vista della nuova evangelizzazione nella nostra diocesi il vescovo ha comunicato ai diaconi che oltre ai nuovi Vicari episcopali che verranno nominati,  nominerà  un delegato vescovile per il diaconato e per i ministeri perché i diaconi vengano seguiti nella loro specificità.

   Il vescovo ha, quindi, invitato i diaconi a incontrarsi con lui una volta al mese per discutere di tutti questi aspetti della formazione e delle prospettive di servizio nella Diocesi  e a redigere a tal proposito una scheda personale in cui fissare e puntualizzare esigenze, problemi, ambiti di intervento, bisogni, guardando alla nostra realtà umana, andando al cuore delle cose.  Tale lavoro consentirà di realizzare per il prossimo anno un Direttorio diocesano sul diaconato che, in base alle esigenze personali,  confrontate con le direttive nazionali e con le esigenze diocesane, permetterà  ai diaconi di vivere  il loro ministero in maniera più adeguata possibile alle reali esigenze della nostra Chiesa locale.

   Alla fine numerosi gli interventi dei diaconi presenti che hanno evidenziato come  essi siano vicini a problemi delle persone, soprattutto dove c’è povertà e bisogno e come il diacono possa diventare  in tantissime realtà punto di riferimento e di collegamento tra le parti, il tutto, come ha concluso il Vescovo, confrontandosi nel modo più evangelico possibile. Una foto di gruppo ha concluso l’incontro, ma appena fatta la fotografia, la notizia  che tutti aspettavamo:  ‘fumata bianca, fumata bianca’,  segno che la nostra preghiera di inizio era stata accolta e  che questo era senza dubbio  di buon auspicio per l’avvenire  del ministero dei diaconi nella nostra diocesi.

 

 Diacono Cecè Caruso


Allegati:

Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

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