In un crescendo di spiritualità e sotto lo sguardo attento e talora commosso di Sua Eccellenza Mons. Francesco Milito, Vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi, l’esecuzione si è rivelata una meditazione profonda del testo Evangelico della Passione di Cristo; toccanti anche le riflessioni a commento delle Sette Parole cantate, lette ed interpretate da Roberta Cullari, quasi come vere e proprie preghiere. Tale era infatti lo scopo delle Sette Parole di Nostro Signore Gesù Cristo già nei secoli passati, quando queste erano un momento liturgico inserito nei riti del Venerdì Santo, esattamente da mezzogiorno alle 15, ora nona giudaica.
Le Sette Parole di N.S.G.C. sulla Croce su testo di Pietro Metastasio, eseguite a Melicucco, furono poste in musica dal Canonico Lorenzo Maria Falduti.
La strumentazione e l’orchestrazione per banda fu commissionata nel 2005 dal dr. Nazareno Scerra. Circa sessanta i componenti della Concert Band di Melicucco impegnati nell’esecuzione.
Le Sette Parole di N.S.G.C. sulla Croce prendendo spunto dai brani del Vangelo della Passione di Cristo diventano preghiere, richieste di perdono a Dio per il male commesso. Il Metastasio scrive per esempio con acuta poesia e struggente dolore nella quarta parola che trae origine dal verso evangelico “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?’ (Mc 15,34; cf. Mt 27,46):
‘Dunque dal Padre ancor abbandonato sei?
Ridotto t’ha l’amore a questo, o buon Gesù.
Ed io coi falli miei, per misero gioir, potrotti abbandonar?
Piuttosto, o Dio, morir, non più peccar, non più’.
Roberta Cullari