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20/Mar/13

La Sesta Catechesi del Vescovo sui Vizi Capitali: Accidia-Pigrizia

 

Santuario Maria SS. del Carmine – Palmi

 

     Ieri, solennità liturgica di san Giuseppe, Sposo della Vergine Maria, S.E. Mons. Francesco Milito, nostro vescovo, sposo della Chiesa locale, ha fatto visita al nostro santuario carmelitano, concludendo così il ciclo delle sue catechesi quaresimali sui vizi capitali. 

   Questa volta è stata l’accidia, quale “cancrenizzazione della pigrizia” – usando le parole del vescovo – l’oggetto della sua riflessione e della nostra meditazione. Interessante soprattutto il contestualizzare questo vizio all’interno di uno spazio più ampio, oltre quello morale ovviamente, ovvero una sua rilettura nell’ambito psicologico, antropologico, spirituale ed educativo.

   Nel primo caso infatti questa pigrizia, consolidata in un habitus quotidiano, può seriamente condurre a veri e propri stati depressivi; in ambito antropologico la questione emerge da una rilettura socio-culturale-economica quale reazione disordinata all’attuale stato di crisi economica che attanaglia tutta l’Italia, il meridione in particolare, demotivando giovani e adulti nella ricerca di primo o nuovo lavoro e nella perdita di stimoli alla vita.

   In ambito spirituale il nostro vescovo ha ben sottolineato come l’accidia influenzi in maniera decisamente critica la vita dello spirito inibendo non solo la preghiera ma tutto ciò che possa avere o anche vagamente rimandare a cose divine.

   L’emergenza, poi, è anche in campo educativo; l’approfondimento al riguardo è stato suscitato da mons. Milito grazie alla domanda di Rosella, una mamma, educatrice e aspirante terziaria carmelitana.

   Il Vescovo ha ricevuto l’abbraccio di circa duecento fedeli presenti a quest’ultimo incontro, che l’hanno accolto gioiosamente nel nostro tempio mariano. Abbraccio che si è concretizzato poi nel gesto dei frati di regalare a Sua Eccellenza una statuina di san Giuseppe, protettore della Chiesa e dell’Ordine Carmelitano, ma anche in un momento di fraternità nella sala ‘Padre Beniamino’ del santuario: lì abbiamo condiviso qualche rustico e qualche dolce offerto dalla famiglia carmelitana tutta (frati, terz’Ordine, Congrega, i ragazzi del gruppo dei giovani carmelitani e amici legati al nostro carisma e alla nostra spiritualità); ovviamente non potevano mancare l’organetto e la chitarra, il ballo di qualche tarantella e qualche canto popolare calabrese grazie a Francesco Barone, il musicista del gruppo giovani.

   Una serata di grazia insomma, segnata tanto dall’aspetto spirituale e formativo, come da quello agapico-fraterno, e di questo non possiamo se non ringraziare il Signore mons. Milito che, con la sua gioviale presenza, ha fatto emozionare i cuori dei presenti, ma anche la discreta figura di don Antonio, suo segretario e il fotografo Giuseppe Calarota che ha immortalato l’evento in una serie di scatti.

Fr. Francesco M. Ciaccia, Ord. Carm. A.A.

 

 

Cattedrale – Oppido Mamertina

 

L’accidia è stata il tema dell’ultimo appuntamento delle catechesi quaresimali tenute nella Cattedrale di Oppido Mamertina da S. E. Mons. Francesco Milito.

La Profonda e sapiente riflessione del nostro Vescovo è partita dalla definizione del termine:     ‘Laccidia (dal greco ‘a-kedia’ = non curanza), cioè la trascuratezza nel compiere ciò che è bene e necessario‘. Essa, infatti, spesso viene  raffigurata da un personaggio vestito di verde, comodamente seduto  davanti ad un caminetto, con la testa appoggiata su un cuscino, che viene sollecitato alla preghiera da una suora che gli porge la corona del Rosario.

 Il Vescovo ha sottolineato che l’accidia era considerata  dai monaci, che per  primi hanno scoperto la devastante portata teologica dell’akedia dentro la vita dello spirito, demone meridiano: un incubo  tanto che San Giovanni Climaco  (monaco vissuto nel VII secolo nel Sinai) scrive ‘Il medico passa di prima mattina,la malattia (l’akedia) visita i monaci a mezzogiorno’.

            Secondo la definizione di S. Tommaso, l’accidia è un particolare tipo di tristezza, di malessere intimo, per cui l’uomo diventa lento e pigro nell’esercizio delle cose spirituali, a causa della fatica psico-fisica ad esse congiunta; l’anima, presa nei lacci di questo vizio, non riconosce più l’orientamento teocentrico dell’esistenza, il cui fine è conoscere, amare e lodare Dio e,  rifiutando il bonum divinum, si ripiega su se stessa. Per vari autori spirituali, l’accidia è la ‘madre di tutti i difetti’, così come per l’ordine naturale, l’ozio è il ‘padre di tutti i vizi’.

Al termine della meditazione del nostro Pastore  si sono succeduti diversi ed interessanti interventi da parte dei presenti che  hanno ringraziato e lodato il Vescovo per il prezioso dono della Sua presenza e per il Suo magistero; Il Vescovo   ha risposto a tutti in modo puntuale.

Con l’accidia si è completato, sabato 23 marzo, il ciclo delle catechesi quaresimali tenute da  monsignor Milito, all’interno delle numerose e variegate iniziative da Lui promosse nell’Anno della Fede indetto dal Benedetto XVI, per riflettere sui vizi capitali come itinerario di accompagnamento quaresimale e preparazione alla Pasqua di Resurrezione.

            Si è concluso così  un tempo di grazia che ha riscosso l’unanime plauso e la gratitudine dei fedeli che in numero sempre maggiore hanno affollato la Cattedrale affascinati dalla sapiente parola del Pastore della Chiesa della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi  che ha aiutato tutti  a vivere appieno il periodo quaresimale. 

Lo spirito che ha animato il nostro Vescovo  è quello delle  parole con cui il Santo Padre ha aperto la sua lettera apostolica in forma di motu proprio, ‘Porta Fidei’, : «Professare la fede nella Trinità – Padre, Figlio e Spirito Santo – equivale a credere in un solo Dio che è amore: il Padre, che nella pienezza del tempo ha inviato suo Figlio per la nostra salvezza; Gesù Cristo, che nel mistero della sua morte e risurrezione ha redento il mondo; lo Spirito Santo, che conduce la Chiesa attraverso i secoli nell’attesa del ritorno glorioso del Signore».

Diacono Pasquale Puntillo  

 
 

 

 


Allegati:

Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

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