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25/Mar/13

A Oppido Mamertina S.E. Mons. Francesco Milito, Domenica delle Palme, dà inizio ai riti della Settimana Santa

     Nel giorno in cui la Chiesa commemora Gesù che entra in Gerusalemme per dare compimento alla sua Passione, Morte e Risurrezione, presso la Chiesa Cattedrale di Oppido Mamertina il 24 marzo 2013, Domenica delle Palme, S. E. Mons Milito ha dato inizio ai riti della Settimana Santa, ‘la più grande settimana di tutto l’anno’, come egli stesso ha ricordato durante l’omelia.  Prima della celebrazione della Messa della Passione, alle ore 10.00, presso la Chiesa del Calvario il Vescovo ha benedetto le palme e i rami di ulivo e subito dopo, insieme ai fedeli, in un clima di preghiera e raccoglimento, ha avuto avvio la processione verso la Cattedrale. Come la folla nell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, così anche i fedeli hanno acclamato  ‘Osanna al Figlio di David, Osanna al Redentor’, predisponendosi così all’ascolto della Passione.
 
    Poi l’omelia del Vescovo: un’omelia intensa, che ha avuto  il suo ‘incipit’ con la figura della Madre di tutte la madri, in un giorno molto importante per la Diocesi,  la vigilia della festa dell’Annunciazione che ci rimanda al ‘Sì’ di Maria; questa donna che ha fiducia piena, che tutto spera, tutto accoglie e tutto sopporta, una Madre che segue, amando e soffrendo, la Passione del suo Figlio. 
 
    Ma tanti altri sono presenti sulla scena della Passione: passanti, bambini, i politici di turno che amministrano la giustizia seguendo solamente il loro giudizio, i discepoli che ancora non si rendono conto di quanto sta avvenendo. ‘C’è chi – continua il Vescovo – sapendo di essere malfattore, è normale che si indigni, ma non si pente; c’è ancora chi rimane coerente e chiede di avere il corpo di Gesù per seppellirlo e venerarlo’.
   
    E poi una bella domanda provocatoria: ‘Noi ci riconosciamo in qualcuno di questi personaggi?’, perché la Passione del Signore ci interpella tutti personalmente e sollecita sempre una decisione. Da qui l’invito finale all’amore, a vivere la Pasqua come momento di cambiamento nella nostra vita e a iniziare questa Settimana Santa accanto a Maria, guidati da lei e dal suo esempio di  fiducia e di adesione al Signore, perché  il cammino verso la Pasqua prosegua con più fede e fervore.

 

 Lucia Ioculano


 

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