A dare il via ai lavori è stato il Vicario episcopale per la Cultura don Alfonso Franco che ha definito il Museo ‘il presente del passato, la memoria artistica, culturale, storica e spirituale di un popolo’. A seguire il Sindaco di Oppido Mamertina Bruno Barillaro che ha manifestato l’intenzione di realizzare a Palazzo Grillo ‘un polo museale comprendente il Museo Diocesano, il Museo Civico e il Museo dell’Arte Contadina’.
Successivamente, il primo cittadino di Sinopoli Luigi Chiappalone, ha invitato le nuove generazioni ‘a riscoprire il loro passato’. Dopo è stato il turno dell’Assessore provinciale alle Attività produttive, Domenico Giannetta che, oltre a ricordare il fatto che ‘la Chiesa sia importante anche dal punto di vista socio-culturale e artistico’, ha sottolineato il fatto che ‘l’arte sia qualcosa di speciale, che illumina le menti’. Dal canto suo, Francesca Maria Morabito, Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Oppido Mamertina, ha posto l’accento ‘sulle grandi potenzialità del territorio e sulla convinzione che gli studenti debbano essere fruitori e promotori di cultura’. Nel suo intervento, la Presidente dell’Associazione ‘Mesogaia’ Antonietta Bonarrigo ha sottolineato l’importanza di far conoscere ai ragazzi che ‘le cose che abbiamo portandoli a visitare le bellezze delle Chiese’.
Il Responsabile dei Musei Ecclesiastici della Regione Calabria Giacomo Oliva, ha evidenziato il fatto che ‘il Museo sia catechesi e il suo scopo sia quello di comunicare il senso della fede’. Don Letterio Festa, Direttore dell’Archivio Storico Diocesano ha, invece, dipinto il Museo come ‘una realtà viva, dinamica e ricca di prospettive per il futuro’.
Il Direttore del Museo Paolo Martino ha delineato il profilo della struttura diocesana, dicendo che è una delle 11 presenti in Calabria e ha ribadito che ‘è una realtà in continuo dialogo con il mondo, concepita seguendo criteri di museografia moderna che favoriscono la fruibilità della bellezza esposta’. Anna Arcudi ha, quindi, illustrato dal punto di vista tecnico tutto il processo di restaurazione legato alle statue lignee secentesche di San Filippo e di San Gaetano descrivendo il restauro ‘un importante momento conoscitivo’. Infine, le conclusioni del Vescovo della Diocesi di Oppido Palmi, S. E. Mons. Francesco Milito: ‘Il museo non è un deposito per la memoria, ma è un grembo per il futuro e l’arte è il punto di innesto tra la Chiesa e il territorio’.
Francesca Carpinelli