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10/Giu/13

A Gioia Tauro l’incontro di Pastorale Universitaria

    Proseguono le attività dell’ Ufficio di Pastorale Universitaria della Diocesi di Oppido Mamertina- Palmi, diretto da don Enzo Idà, con la collaborazione del diacono Cecè Caruso, con gli incontri periodici nella sede dell’Istituto Superiore Teologico Pastorale di Gioia Tauro.

    Nonostante non sia sede di una università, la Diocesi di Oppido-Palmi ha deciso comunque di attivare la pastorale universitaria  per i giovani della Piana che nel fine settimana tornano nei paesi di provenienza  dalla città in cui frequentano la propria Facoltà.

   Nel pomeriggio di venerdì 7 giugno, dalle 16.00, si è tenuto uno di questi incontri, con la presenza del Coordinatore del settore Università dell’Ufficio Educazione, Scuola ed Università dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, anche docente all’Università Mediterranea, don Valerio Chiovaro.

   Gli universitari presenti sono giunti da diversi paesi del circondario: Rosarno, Rizziconi, Palmi, Cittanova, Gioia Tauro. Don Valerio, che aveva già tenuto diversi incontri durante le attività dello scorso anno, ha messo subito in agio i ragazzi, facendoli presentare uno per uno, e facendoli parlare un po’ di sé. Cosenza, Reggio e Messina sono le città nelle quali studiano i giovani della Pastuniversitaria di Oppido-Palmi, ed ognuno ha raccontato qualcosa della propria esperienza, ognuno con il proprio percorso di studi, le proprie materie, ma comunque con in comune la voglia di ascoltare gli insegnamenti di don Valerio Chiovaro.

    Il tema degli incontri è solo parzialmente rispettato, perché si parla sempre di molte tematiche diverse inerenti ai problemi sia materiali che spirituali che i giovani studenti universitari devono affrontare. Così, anche nell’incontro di venerdì, le riflessioni fatte nel corso dell’ora trascorsa insieme sono state varie. Lo spunto è venuto da un discorso sull’apprendimento, che si è sviluppato verso le parole ‘fiducia’, ‘fede’, ‘fallimento’, ‘consolazione’. Sono tutti termini collegati fra loro, il cui nesso è stato spiegato da don Valerio alla luce «dei fili e degli orditi che compongono le maglie del tessuto della vita». Per poter apprendere bene, bisogna avere metodo ma soprattutto fiducia in se stessi, perché senza questa non si giungerà mai ai risultati sperati. Don Valerio ha inoltre spiegato che, nel percorso, può essere che si debbano affrontare fallimenti, ma che questi non devono essere vissuti necessariamente come la fine di qualcosa ma, anzi, come ripromessa di fare sempre meglio, «distillando e maturando il fallimento». Don Valerio ha raccomandato ai ragazzi di coltivare e curare sempre l’orto della propria spiritualità, perché una vita senza dimensione spirituale è vuota e non dà consolazione in caso di fallimento e delusione. Consolazione infatti significa «cadere con la consapevolezza che nella caduta ci sarà il morbido abbraccio di un Padre pronto ad accoglierti», ha detto don Valerio.

   L’incontro si è concluso con un Padre Nostro e con la promessa di rivedersi presto.

                                                                                           

Raffaella Caruso


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