In tal senso, dopo la preghiera iniziale dei primi vespri della domenica, Mons. Francesco Milito ha affermato che ‘particolare importanza assumerà il prossimo anno pastorale che sarà dalla Chiesa universale dedicato alla carità, conseguenza della fede, porta della vita cristiana’. E’ quello che S. E. ha voluto richiamare nel motto del suo stemma episcopale: Caritas, Veritas, Unitas (Carità, Verità, Unità) nell’orizzonte del Centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima il cui messaggio continua ad esercitare un influsso benefico per oggi e per il futuro del nostro cammino di Chiesa e della storia dell’umanità.
L’anno della Carità vedrà impegnati i diaconi in prima persona e nei programmi della Diocesi c’è la realizzazione della Scuola di formazione alla carità politica, preludio di un Corso in Scienze politiche che dalla dottrina sociale della Chiesa trarrà spunto per sviluppare temi importanti in tale ambito, quali la famiglia e la politica.
Don Giovanni Battista Tillieci, nel suo intervento, si è soffermato sulla convivenza che insieme con i diaconi ha visto coinvolti, oltre alle loro mogli e figli, alcuni aspiranti e candidati al diaconato.
Il Delegato ha parlato della bozza del nuovo Direttorio della Diocesi sul diaconato permanente e dell’importanza che assumerà
la formazione permanente dei diaconi con la previsione di un incontro mensile di formazione su tematiche indicate dai diaconi (bioetica, famiglia) e uno di ritiro spirituale.
Il Delegato vescovile si è soffermato anche sull’importanza delle presenza delle mogli dei diaconi alla convivenza, facendo presente che incontri specifici riguarderanno proprio loro in considerazione del ruolo che esse rivestano nella vita del diacono.
Don Tillieci ha chiesto al Vescovo che i diaconi che ne abbiano la possibilità partecipino agli incontri di formazione che verranno realizzati per i sacerdoti della Diocesi, incontri che il Vescovo ha informato nel 2014 saranno alcuni stanziali e altri itineranti.
Il sacerdote ha poi fatto rifermento agli aspiranti e ai candidati, affermando che per loro si lavorerà molto sul discernimento vocazionale.
Ha infine ringraziato il Vescovo per l’incarico di delegato e i diaconi, i candidati e le loro famiglie per il clima di comunione che si è creato nella convivenza del 22 e 23 giugno. Ha concluso invitando i diaconi a mettere tra gli impegni al primo posto il loro incontro di formazione.
A questo punto i diaconi che ancora non lo avevano fatto hanno esposto in sintesi le loro considerazioni sul diaconato e sul loro vissuto diaconale, seguiti con attenzione dai presenti e offrendo loro importanti spunti per la riflessione.
Il Vescovo ha concluso riprendendo il tema della Carità, affermando che è a partire da essa che deve essere ripensata la presenza di tutti nella diaconia della Chiesa e in questo ambito di diaconi nel prossimo anno potranno avere un ambito di primissimo piano. Carità e nuova Evangelizzazione, il percorso da realizzare, nella necessaria tensione verso il prossimo Congresso Eucaristico nazionale, perché la Carità diventa operosa a partire dall’Eucaristia e per questo sarà indispensabile rivedere la nostra formazione eucaristica.
Il prossimo incontro in luglio nell’attesa dell’ormai consueto incontro del 10 agosto, festa di San Lorenzo, il cui esempio di diaconia al servizio della carità costituisce per i diaconi della nostra diocesi richiamo a vivere in pienezza il dono del loro ministero.
Diacono Cecè Caruso