Quest’anno l’incontro ha assunto un’importanza più marcata perché giunto a conclusione di un percorso che ha visto il Vescovo, il Delegato per il diaconato permanente e i ministeri istituiti, don Giovanni Battista Tillieci e i diaconi incontrarsi più volte per riflettere sulle relazioni sviluppate dagli stessi diaconi sul loro ministero in Diocesi e in vista della realizzazione di una piattaforma comune e di una Direttorio diocesano per tale ministero
Dopo la celebrazione dei Vespri, don Giovanni Battista ha sottolineato l’importanza del cammino effettuato in quest’anno, cammino che già ci proietta con forza nel nuovo anno pastorale che sarà incentrato sulla Carità nella prospettiva della nuova evangelizzazione.
Si è proceduto così alla lettura della piattaforma formativa ricavata delle sintesi delle relazioni dei diaconi circa la formazione spirituale, la formazione biblico-teologica-dogmatica-liturgica, la formazione pastorale e gli ambiti dei loro impegni pastorali in Diocesi e nelle Parrocchie.
Con l’aiuto del Vescovo i diaconi hanno cercato di dare vita alle loro numerose proposte per passare, come ha detto S.E. da una piattaforma formativa a una piattaforma ‘performativa’, con una strutturata azione di sintesi.
Si è così stabilito che al più presto dovrà essere redatto un calendario con le date precise dei giorni di ritiro e degli altri incontri di formazione permanente.
Come metodo per gli incontri di spiritualità S. E. ha suggerito ai diaconi di percorrere la via sicura della Lectio divina, con i suoi momenti ben definiti, con una ricerca dei passi biblici sul tema della carità, perché la Lectio fa cogliere nel testo biblico la parola viva che interpella, orienta, plasma l’esistenza.
Sottolineando ancora l’importanza della formazione permanente del diacono per la sua vita di fede, il Vescovo ha fatto presente che sul tema della carità occorre fare un discorso unitario, perché se è vero che il tema è importante per la vita della Chiesa, è però indispensabile mettere a frutto questo tema. Ha così proposto ai diaconi uno studio approfondito della prima Enciclica di Benedetto XVI, la ‘Deus Caritas est’ sia a livello monografico sia a livello trasversale, trovando i punti che possono poi essere approfonditi personalmente, cercando sul tema della carità di avere risposte certe che attingano ai fondamenti della fede.
S.E. ha, poi, invitato i diaconi a partecipare agli incontri di formazione per il clero che saranno realizzati nel prossimo anno pastorale, due a livello stanziale, il primo sui mass-media come strumenti di evangelizzazione e il secondo sull’omosessualità e due incontri itineranti, il primo con la visita alle carceri di Palmi e il secondo con la visita al Porto di Gioia Tauro, e l’ultimo incontro sul tema della mafia.
In merito alla formazione pastorale, il Vescovo ha fatto presente che i diaconi, molti già lo sono, saranno presenti negli Uffici diocesani in maniera più organica, secondo la specifica formazione di ciascuno, e questo perché il diacono respiri la ‘diocesanità’ e comprenda l’importanza degli Uffici di Curia che devono essere visti come diramazione dell’attività pastorale nella Diocesi.
L’altro ambito di impegno pastorale per i diaconi sarà nelle Parrocchie perché in esse la diaconia va vissuta in pienezza come missione, e soprattutto con l’intento della cura delle realtà in cui c’è veramente bisogno di presenza.
Il Vescovo ha poi informato i diaconi sul prossimo Convegno diocesano di ottobre, che sarà fondamentale per l’avvio delle nuove attività pastorali della Diocesi, che vedrà la presenza di Mons. Fisichella, Presidente per Pontifico Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e del Presidente di Caritas nazionale, e che permetterà la presentazione della nuova Scuola di Formazione alla carità politica, con l’intervento di quattro illustri ospiti che saranno presenti per sponsorizzare questo master di importanza vitale per il territorio della nostra Diocesi che ha bisogno di un’educazione ai valori della carità politica.
Sulle proposte notevoli gli interventi dei diaconi e quindi l’appuntamento al 10 settembre per l’incontro di don Giovanni Battista con il nuovo Consiglio Diaconale per la definizione del programma di formazione.
E’ seguita la presentazione dei candidati e degli aspiranti al diaconato insieme con le loro famiglia, che ha permesso ai presenti di entrare in uno spirito di comunione più pieno e pronti per la celebrazione dell’Eucaristia per la festa di san Lorenzo.
Nell’omelia il Vescovo ha richiamato una frase della prima lettura di san Paolo ai Corinzi che tutti dovremmo memorizzare: ‘Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza, né per forza perché Dio ama chi dona con gioia’. Soprattutto le parole ‘Dio ama chi dona con gioia’ dovrebbero essere luce per il ministero dei diaconi, perché la dinamica del dono deve essere limpida e chiara e il dono deve nascere sempre da un cuore libero. Per questo ‘ognuno dia quello che può dare, ma lo dia con gioia’. Quindi l’invito ad ‘essere capaci di dono totale’, a fare propria la logica del seme, perché il seme che accetta, se ne avesse l’intelligenza, di morire, ha tutto del dono, così come il martire che dà la sua vita con gioia, nella forma più fallimentare, con la distruzione di sé: come san Lorenzo che nella sua vita ha vissuto e incarnato questa parola alla grande. ‘Comprendendo questo – ha concluso il Vescovo – riusciremo a vivere il nostro ministero in pienezza, con la logica del Signore, senza attenderci un contraccambio, perché il Signore a noi ha sempre donato tanto’.
Alla fine tutti nel refettorio del Seminario – eravamo cinquanta persone, il Vescovo, il Delegato don Giovanni Battista, don Antonio, don Letterio, i diaconi, i candidati, le mogli, tanti figli – per trascorrere in gioiosa e perfetta letizia un momento di condivisione che di anno in anno è memoriale dell’amore che Dio continua a riversare nei nostri cuori, donandoci gioia, vita e spirito di servizio.
Diac. Cecè Caruso