La preside Mariarosaria Russo, prima di cedere la parola a Giusy, che ha raccontato la storia del suo tragico incidente stradale che otto anni fa la portò a perdere entrambe le gambe, sostituite oggi da due protesi, ha voluto che a dare il saluto iniziale fosse il Vescovo che, rivoltosi ai ragazzi, ha chiesto la traduzione del ‘tema’ del convegno. I ragazzi hanno egregiamente risposto: «L’ostinazione contro le cose avverse». Traduzione esatta che però S.E. ha cambiato in «Cocciuti contro le cose cocciute. Tosti contro le cose toste», invitando i ragazzi a fare di questo slogan il motto della loro vita.
«La vita ci metterà spesso tante cose contro, avverse», ha affermato il Vescovo, ricordando gli scritti apologetici e facendo riferimento ai titoli che venivano usati in questo tipo di letteratura, ‘adversus‘ ‘contro’, ma facendo rilevare ai presenti che «togliendo l’ad, la parola diventa ‘versus‘, ‘verso, incontro’», ribadendo il concetto che dalle difficoltà si rinasce, si va verso una crescita, un incontro nuovo. E l’andare ‘verso’ che ci deve rendere ostinati, cocciuti, il superare con la forza umana e con la fede le sfide che la vita ci riserva. «Siate tosti soprattutto quando la vita è dura», ha proseguito il Vescovo.
Mons. Milito ha rivolto poi un saluto ed un augurio ai quattro alunni dell’Istituto che nell’anno scolastico 2011/2012 hanno avuto una votazione di 100 ‘cum laude’ e che in questa stessa occasione hanno ricevuto una borsa di studio perché ‘nella vita possano essere sempre delle eccellenze’.