Guidato da don Bruno Cocolo, Presidente dell’Ente e dal Direttore amministrativo dello stesso, dott. Antonino Casella, Mons. Milito ha visitato per prima la struttura dedicata ai disabili, incontrando alcuni dipendenti e circa venti residenti disabili, giovani e meno giovani, che dal mattino al pomeriggio, si servono delle prestazioni della struttura. E proprio a loro il Vescovo si è rivolto paternamente definendoli «le anime della Casa»: «Oggi inizia la quaresima – ha detto il Vescovo – e i suoi cardini, preghiera, carità e penitenza, sono come i piedi su cui poggia la vita cristiana di ciascuno e qui, in questa Casa, ci sono tutti, anzi direi che questa Casa è il simbolo stesso della vita cristiana, quindi della quaresima stessa, e scuola d’umanità che, insieme alle altre tre strutture, fa sì che la Chiesa della nostra Diocesi possa camminare a testa alta ed essere all’avanguardia»; per questo Mons. Milito ha ringraziato don Cocolo e tutti i dipendenti per il lavoro che svolgono amorevolmente ogni giorno: «Voi – ha proseguito il Vescovo rivolgendosi a loro – con la vostra carità spassionata e creativa, servite qui ma siete anche serviti perché l’opera che fate è il cuore del Vangelo e anche se vi occorre un supplemento di coraggio nel vostro specifico lavoro, sappiate che in questa Casa Gesù è presente, anche più che in chiesa, anzi direi che ogni stanza è una specie di tabernacolo».
Don Cocolo, spiegando quali sono le attività dell’Ente, ha sottolineato l’importanza anche sociale di un lavoro duro e fatto di molti ostacoli ma che «fa sì che la Chiesa di questo territorio sia specchio di onestà e legalità». Il Vescovo, oltre ad intrattenersi con medici, educatori ed operatori, ha chiacchierato un po’ con i disabili i quali hanno tutti espresso la loro gioia di trovarsi insieme a lui e di ricevere la sua visita. Nei prossimi giorni Mons. Milito visiterà anche la Residenza Sanitaria Assistenziale “Don Loria” di Tresilico di Oppido, la Casa Famiglia per malati di Aids di Castellace di Oppido e la Casa di riposo per anziane “S. Fantino” di Lubrichi.
Tullia Morabito