Segno d’amore alla Chiesa
Le vicende che in questi giorni hanno toccato la nostra Diocesi, ci impongono a fermarci e a riflettere per effettuare una approfondita analisi sulla verità e l’autenticità del nostro essere cristiani. Il messaggio che il nostro Pastore ha consegnato alla comunità diocesana, come segno d’amore alla Chiesa trova in noi, laici liberamente impegnati, ampia e totale accoglienza, trovando in esso un punto fermo, quale frutto dell’ultima esperienza ecclesiale del I° Congresso Eucaristico Diocesano. Le parole che emergono dal messaggio che, come Padre e Pastore, ci ha consegnato è un forte richiamo del nostro prendere coscienza dell’ essere “famiglia di Dio composta da famiglie dell’uomo… in questo particolare momento di forte prova“.
Invito alla riflessione e al silenzio
Come uomini e donne, giovani e adulti, ragazzi e bambini di Azione Cattolica, chiamati a vivere nel quotidiano la scelta consapevole di una vita volta alla sequela di Cristo, in questo lembo di Calabria, non possiamo e non vogliamo fermarci davanti ad una terra resa blasfema da coloro che dietro una testata di giornale esprimono giudizi affrettati ed attacchi indiscriminati per ottenere risalto ed attenzione a fini esclusivamente personali. Siamo consapevoli delle difficoltà presenti nelle nostre comunità, da cui non rifugiamo! A motivo di ciò leggiamo nell’invito del nostro Vescovo l’attenzione di Dio a prendere ancora di più coscienza attraverso “questo gesto convinto e preciso alla riflessione e al silenzio dove la sospensione delle processioni non può e non deve mandare in crisi l’autenticità della nostra fede“. Pertanto siamo sempre più convinti, che il nostro impegno all’interno delle Associazione e Comunità Parrocchiali deve essere sempre più incisivo e orientato a vivere una fede matura e maggiormente centrata nell’essere testimoni credibili e corresponsabili, affinché la gioia dell’incontro con Cristo sia l’unica la sola arma per sconfiggere ogni forma di lesione della dignità dell’uomo.
“L’amore e la dedizione, le attenzioni e le cure vigili, osservati nei genitori per i propri figli” hanno sempre caratterizzato l’agire dei nostri Assistenti, in modo particolare nel sacerdote Benedetto Rustico, che nei suoi mandati di Assistente diocesano di settore e unitario ha interpretato, con vero spirito evangelico, la Chiesa del grembiule con la sua testimonianza di vita sacerdotale al servizio degli ultimi senza mai abbattersi ed alzando la voce davanti alle ingiustizie, per cui ha anche pagato di persona
A noi e alla Chiesa Diocesana questo tempo orante sia propizio per essere uomini nuovi in Cristo Gesù.
Dalla Sede Diocesana, 12 luglio 2014
La Presidenza Diocesana
e il Collegio Assistenti