Il mese di Ottobre è caratterizzato dalla ripresa di tutte le attività pastorali dei vari gruppi parrocchiali e diocesani. Anche il Cammino Neocatecumenale quest’anno ha ripreso il proprio percorso di fede all’insegna dell’annuncio e dell’apostolato. Con la celebrazione dell’invio delle équipe di catechisti del cammino Neocatecumentale, presieduta dal nostro Vescovo, mons. Francesco Milito, iniziano le “Catechesi” nelle diverse comunità parrocchiali che hanno richiesto tale servizio.
Il rito si è svolto presso la Parrocchia S. Francesco di Palmi in presenza del Parroco, Padre Giorgio Tassone, di alcuni sacerdoti della nostra Diocesi, della Diocesi di Mileto e delle equipe di catechisti delle Diocesi di Oppido, Locri e Mileto.
Cordiale il clima creatosi, con il Vescovo che nell’esortazione ha rivolto parole attestanti la sua premura di Padre e Pastore, sollecitando tutti a farsi promotori della missione della nuova Evangelizzazione, ricordando ai presenti che si è inviati per la predilezione che il Signore ha riposto su ciascuno di noi, dandoci il potere, come proclamato nel Vangelo dell’invio (Mt 10,1-15) di guarire, risuscitare, sanare, cacciare i demoni, ma facendo rilevare che il potere non deve diventare supponenza, ma coscienza della missione che il Signore ci affida. E se si è inviati bisogna ricordarsi che siamo chiamati a portare un messaggio che non è nostro. Il Vescovo per questo ha ricordato ai catechisti che il vero alimento dell’evangelizzatore è la Parola. Il Vescovo ha poi così proseguito: «Se uno è dentro al Vangelo saprà cosa annunciare. Il Vangelo deve essere il nutrimento della nostra vita. Quello che annuncio deve essere fedele al testo del Vangelo. Una catechesi ben impostata resta per sempre. Una catechesi che non è fedele al testo può recare solo danno».
Il Vescovo, nel ricordare che il mese di ottobre è pieno di figure di santi che hanno avuto come unico scopo quello di essere fedeli alla Parola del Signore, ha fatto riferimento alla figura di S. Teresa di G.B., Patrona delle Missioni, pur non essendo mai uscita dal suo Convento, che aveva fatto dell’amore l’essenza della missione. «Dovremmo – ha aggiunto il Vescovo – chiedere sempre quanto pregato nella colletta di domenica (XXVIII Tempo Ordinario): Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, Signore, perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, non ci stanchiamo mai di operare il bene», avendo sempre la certezza che dove andremo noi, è già passato Gesù … uno semina, ma chi fa crescere è sempre il Signore. Il cristiano, anche in un tempo il cui fare il bene non è facile, in cui sembra che prevalga chi fa il male, deve fare la sua parte, con la consapevolezza che il Signore è sempre con noi e quello che promette lo fa. Quindi l’invito finale a pregare perché con l’aiuto di Gesù il suo Vangelo venga annunciato sotto la grazia dello Spirito Santo e per l’intercessione di Maria Santissima, Stella della Nuova Evangelizzazione.
Cecé Caruso