Arrivati, alle ore 9.00 presso la struttura di Padre Don Luigi Monti, la fraternità locale ha accolto le altre fraternità preparando un piccolo buffet per la colazione. Dopo la colazione, ha avuto inizio il ritiro con le Lodi e un breve commento del nostro assistente Fra Fabio, il quale ha commentato/spiegato la lettura breve presente nelle lodi e ha dato alcuni argomenti su cui riflettere durante il Deserto, ossia il momento di un intima riflessione prima della confessione.
Subito dopo pranzo, siamo stati divisi in gruppi, ovviamente le varie fraternità sono state mischiate per poter fraternizzare ancora di più tra di noi. L’attività svolta, consisteva nel dover ambientare ai giorni nostri, un frate amico di San Francesco, e presentare il proprio “lavoro” al resto della fraternità. C’è chi ha messo in scena una scenetta, chi ha scritto una breve storia o una poesia in rima ed è stata mimata; senza dubbio questo momento è stato uno dei più divertenti ma allo stesso tempo significativo.
Infine c’è stato il momento di condivisione/testimonianza di coloro che hanno partecipato alla scuola di formazione ad Assisi; i ragazzi hanno spiegato la tematica sviluppata e hanno raccontato cosa li ha colpiti di più. La giornata si è conclusa con l’adorazione del Cristo esposto.
Senza dubbio ogni ritiro che sia di Natale o di Pasqua, dà sempre una carica di energia per affrontare e vivere al meglio il periodo che si va a vivere; in particolare questo ritiro è stato importante perché è stato fatto a livello zona (piana di Gioia tauro), più fraternità insieme ed ha contribuito ad aiutare a fraternizzare ancora di più tra di noi, così da poter comprendere che non siamo singole “famiglie” ma siamo un’unica grande famiglia.
Uno dei momenti più belli oltre alla rappresentazione a modo nostro di un frate, è stata la condivisione/testimonianza. Credo che questo sia uno dei momenti più importanti, perché ognuno di noi mette a nudo il proprio intimo, nel senso che si apre alla fraternità ne condivide le esperienze, le sensazioni, e chiunque non sia andato, potrà capire lo stesso, l’importanza che ha avuto quell’esperienza, l’emozioni e le sensazioni che avrebbe provato.
Durante la giornata, come ogni ritiro e incontro a livello locale o regionale, torno a casa più “ricca”, più viva, con una gioia che nemmeno io credessi di poter avere e con una voglia di fare e di rendermi utile per la mia fraternità, questo grazie ai miei fratelli e a Lui, che da lassù ci aiuta e ci guida nel nostro percorso verso Lui.
Rachele Strangi