Nella breve omelia, don Letterio ha espresso la gioia della Comunità nel vedere come l’invito fatto alle Parrocchie è stato accolto con entusiasmo da tanti fratelli e sorelle, sacerdoti e laici, che hanno voluto esprimere la loro vicinanza accorrendo ad Oppido. «Il Seminario ha bisogno del vostro amore – ha detto il Padre spirituale rivolgendosi alle numerose persone presenti nell’aula liturgica – ha bisogno di un affetto che si dimostri concretamente, innanzitutto, attraverso la preghiera e poi con un sostegno fraterno, anche economico, per il migliore progresso della vita comunitaria. Il Seminario vescovile è il simbolo più evidente della Pastorale vocazionale della Diocesi. Ad esso fanno riferimento non solo i Seminaristi liceali ma anche i Seminaristi diocesani che svolgono la loro formazione spirituale, umana e culturale nel Seminario Maggiore. Il Seminario è il luogo in cui si formano, fin dagli anni giovanili, i futuri Sacerdoti per la nostra Chiesa, coloro i quali sono chiamati “a consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione” (2 Cor 1, 4) con la forza della Parola di Dio e la grazia dei Sacramenti».
Al termine del breve ma intenso momento di preghiera, animato dal canto dei Seminaristi, dalla Cappella ci si è poi spostati nell’Aula magna, dove il Rettore, don Pasquale Galatà, ha tenuto la sua densa ed interessante relazione. Al centro della profonda ed attenta riflessione, il vitale rapporto tra la Famiglia e la Vocazione sacerdotale. Richiamandosi alla Parola di Dio, al Magistero dei Papi e dei Vescovi, don Pasquale ha sottolineato
«il valore insostituibile dell’opera delle Famiglie cristiane nell’aiutare i figli a scoprire e realizzare la missione che Cristo affida a ciascuno di loro. Le due realtà, la Famiglia e il Sacerdozio, sono radicate direttamente nel mistero divino e strettamente collegate tra loro. Oggi, tuttavia, queste due cellule vitali della Chiesa sono più che mai minacciate e messe in discussione. Ciò nonostante, nella Famiglia, intesa come Scrigno del Regno, fioriscono le vocazioni, in primis le vocazioni sacerdotali che devono essere accolte come dono di Dio e non come una iattura. Nel campo della vocazione sacerdotale – ha specificato il Rettore – i genitori non hanno diritto di entrare, perché Dio è prima di tutto».Don Pasquale ha poi lanciato una provocazione:
«Perché non “adottare” un Seminarista? Introdurlo nella dinamica e nella realtà pastorale della famiglia, camminare insieme con lui verso il discernimento della sua vocazione e del suo presbiterato?». La serata si è conclusa con un momento di festa e di fraternità preparato dalle stesse Famiglie presenti. Il prossimo incontro è previsto per domenica 20 dicembre 2015.Sac. Letterio Festa