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27/Nov/15

Ministri della Comunione, della Consolazione e Accoliti in ritiro di Avvento

Sabato 21 novembre si è tenuto a Gioia Tauro, Presso la Casa del Laicato, l’annuale Ritiro di Avvento dedicato ai Ministri Straordinari della Santa Comunione e ai Ministri della Consolazione.

I numerosi partecipanti all’incontro, sono stati aiutati a meditare sul significato dell’imminente Giubileo Straordinario della Misericordia, dal Rev. don Rosario Attisano, parroco della comunità di Maria SS. Addolorata in Rosarno, che già in occasione del Ritiro di Quaresima aveva suscitato l’apprezzamento dei convenuti.                                                                                                                                 

La Misericordia come filo conduttore dell’incontro che si è sviluppato dall’invito di Papa Francesco che riprende i concetti e le espressioni che ha ripetuto tante volte in questi ultimi due anni: “Dio è buono, vuole bene a tutti e perdona sempre…Non si stanca mai di perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono… Questo è il messaggio più forte del Signore: la misericordia… Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe…E’ la misericordia di Dio che cambia il mondo…La Chiesa accoglie tutti, non rifiuta nessuno”. Chi ha sperimentato nella sua vita la bontà, la tenerezza, la misericordia infinita di Dio, non può non comunicare agli altri questa sua esperienza che lo riempie di gioia.                                                                                                                                           

Luogo eminente per farne esperienza è il Sacramento della Riconciliazione spesso disertato proprio da quelli che sono più assidui alla vita della comunità. Sicuramente il motivo principale di questo non desiderare la confessione sta nel fatto che, mancando una vera formazione catechistica, ignorano il grande valore e la bellezza di tale sacramento.                                                                               

Don Rosario ha poi continuato prendendo in prestito le parole di Sant’Alfonso Maria De Liguori  il quale afferma che la misericordia sgorga solamente da un cuore che sa amare. Senza l’amore è impossibile provare compassione ed accorrere in soccorso dell’altro. Solamente l’amore può compiere questo miracolo ed è quella realtà che ti fa simile al sole, ti fa risplendere e ardere, ed è un’inestimabile ricchezza che ti spinge ad agire comunque e sempre. È nella misericordia che l’amore esprime se stesso ed è nell’atto di misericordia che il linguaggio dell’amore si esprime nella radicalità del suo libero donarsi.

E poi con sant’Agostino che ci mette in guardia di non tentare la Misericordia di Dio, a non cadere nell’abuso della Misericordia perchè il demonio inganna gli uomini in due modi: con la disperazione e con la speranza. Dopo il peccato, tenta il peccatore alla disperazione con il terrore della divina giustizia; ma prima di peccare spinge l’anima al peccato con la speranza nella divina misericordia. È difficile trovare una persona così disperata, che voglia veramente dannarsi. I peccatori vogliono peccare senza perdere la speranza di salvarsi. Peccano dicendo: «Dio è misericordioso; farò questo peccato e poi mi confesserò». «Farò ciò che mi piace, tanto Dio è buono».

Ultimo spunto di riflessione è stato quello di riscoprire la tenerezza di Dio, la sua umiltà e la sua pazienza verso gli uomini, l’amore con cui ha assunto la nostra fragilità, la nostra sofferenza, le nostre angosce, i nostri desideri ed i nostri limiti. Ma noi come accogliamo la tenerezza di Dio? Ci lasciamo raggiungere da Lui o gli impediamo di avvicinarsi? “Permettiamo a Dio di volerci bene? Abbiamo il coraggio di accogliere con tenerezza le situazioni difficili e i problemi di chi ci sta accanto, oppure preferiamo le soluzioni pratiche, efficienti ma prive del calore del Vangelo? Quanto bisogno di tenerezza ha oggi il mondo! La risposta del cristiano non può essere diversa da quella che Dio dà alla nostra piccolezza.

Con questi ultimi quesiti consegnati alla meditazione personale, don Rosario congeda l’assemblea augurando a tutti un buon cammino di Avvento.

Il direttore Ufficio Pastorale della Salute

Diac. Antonio Scarcella                                                                                         

 


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