OMELIA NELLA MESSA CRISMALE
«Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui» (Lc 4, 20).
1. Tra il riavvolgimento del rotolo, la consegna all’inserviente, il sedersi in posa di Maestro, questo inciso prepara l’applicazione a se´ – a Gesu` – come compimento diretto del passo su Isaia poco prima letto, rivelandone consacrazione e missione (cfr. Lc 4, 17-31). E` un passaggio solenne, carico di attenzione e di attesa, come se il tempo si fermasse, la storia del mondo attendesse spiegazione e spiegamento di quel proclama di liberazione da situazioni le piu` inumane: un evangelo di letizia a poveri e diseredati, il decreto di liberta` a prigionieri e oppressi, il grande dono della vista ai ciechi. E` una pausa che trova tutti assorti e concentrati a racchiudere nella memoria quel momento speciale, il suo autore, il suo tono di voce, la sua autorevolezza.
Gli ascoltatori nella sinagoga e quelli che lo avrebbero sentito parlare altre e piu` volte lungo le strade, in riva al mare, su un prato o da un altura in atteggiamento di rabbi` delle Scritture e signore sui mali della vita fisica e spirituale avrebbero potuto istituire un confronto tra le cose dette e le cose fatte, la coerenza tra la proclamazione e l’azione, la perfetta identita` e corrispondenza tra l’essere e l’agire, l’unita` nella sua persona di Dio-uomo e, per tale permanente coerenza, dinanzi a Lui o l’ascolto e la sequela, o il disprezzo e il rifiuto,…
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