Giorni, pertanto, quelli degli esercizi spirituali di ascolto della parola, di riflessione, di preghiera, di silenzio soprattutto per lasciar parlare il Signore e noi con il Signore, ponendoci in spirito di discernimento, riandando indietro nel tempo e rileggendo i fatti della nostra vita alla luce del progetto che il Signore ha pensato per ciascuno di noi e richiamando alla memoria tutti i benefici ricevuti dal Signore nella nostra vita. Giorni, quindi, soprattutto di grazia in cui la preghiera semplice e sincera di gratitudine è sgorgata dal cuore di tutti, nonostante i momenti difficili, le delusioni, le frustrazioni, e quant’altro nella vita parla dei nostri limiti, come le manie di protagonismo, o di individualismo, con l’importante richiamo infine alle parole di Paolo nella 2 Tn 4, 6-7, quando al tramonto della vita egli riconosce di aver conservato la fede: la fede che si sviluppa nelle relazioni infra-umane e che si manifesta seguendo, amando e servendo il Signore, non confidando certamente sulle proprie forze, ma invocando da Lui lo Spirito di forza, di carità e di prudenza.
Alla fine di ogni meditazione tutti i presenti sono stati così invitati a porsi alcune domande collegate con la meditazione del mattino o del pomeriggio, a dare una risposta alle domande e a chiedere infine una grazia, soprattutto quella di lasciarsi guidare nella vita ministeriale dall’azione e dalla presenza del Signore; e alla fine a porre tutto per iscritto e a confrontarsi nel dialogo con don Roberto che, illuminato dal Signore, a tutti ha saputo dare la sua parola chiarificatrice e beneaugurante per il prosieguo del loro cammino. Molto bello, infine, il momento vissuto dai diaconi, dagli aspiranti e dai candidati con la partecipazione in Cattedrale a Lamezia, la sera del 23, alla solenne concelebrazione presieduta da S.E. Mons. Luigi Antonio Cantafora durante la quale il frate francescano Minore, fra Francesco Alfieri di Rizziconi, è stato ordinato diacono.