A relazionare è stato il nostro vescovo S. E. Mons. Francesco Milito che presso ITC è apprezzato docente di Storia della Chiesa in Calabria.
Di fronte ad un nutrito numero di studenti e sacerdoti, dopo i saluti di rito del Direttore Don Vincenzo Lopasso il quale ha sottolineato l’esigenza di “saper accogliere il Magistero nella Fede e nella Parola di Dio”, è stato presentato il Decreto nelle sue parti essenziali. Dopo una breve disamina sulla genesi del messaggio del 10 luglio 2014 “Un atto di amore per la nostra Chiesa tra passato e futuro” e sui motivi che hanno portato alla decisione di sospendere le processioni, Mons Milito ha posto l’accento sul “fare attenzione alla cosificazione della fede”.
Ha spiegato poi i vari passaggi per arrivare al testo finale facendo presente come l’iter diocesano che ha portato alla redazione del documento sia stato lungo e partecipato e come si sia tenuto conto delle opinioni dell’intero clero diocesano.
Categorie di stampo sociologico, quali resistenze mentali e processi di lunga durata sono affrontate nel decreto sottolineando la necessità di recuperare la primaria importanza della testimonianza cristiana e il santo, il sacro e la festa analizzati come concetti da applicare concretamente ad una Pastorale che sia inclusiva e miri alla formazione di coloro che andranno a prestare un servizio ecclesiale durante la festa parrocchiale, evitando improvvisazione e sperpero di denaro.
Il decreto “Dalla liberazione alla comunione – Principi e norme su feste e processioni nella Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi” è per S. E. Mons. Francesco Milito, da considerare “come un figlio voluto e che, adesso che è appena nato, necessita delle cure amorevoli e pazienti di tutti”.
Rosario Rosarno