Pochi i Giovani presenti, forse perché era un sabato sera d’estate o forse perché come ha detto il Papa: “Hanno scelto la ‘divano felicità’, per fare della vita un divano che li addormenti”. Pochi, ma uniti e forti nella preghiera!
Bellissime le parole del Diacono che ha esortato i giovani dicendo: “Fatevi Samaritani, chinatevi sul vostro prossimo, chinatevi sulle ferite del vostro fratello, per versare l’olio della speranza e il vino della consolazione. Quanti fratelli che non conosciamo hanno bisogno del nostro sguardo, della nostra opera di Misericordia”.
Anche il Papa nella veglia a Cracovia ha parlato ai giovani delle opere di Misericordia: “Andate per le strade seguendo la pazzia del nostro Dio che ci insegna a incontrarlo nell’affamato, nell’assetato, nel nudo, nel malato, nell’amico che è finito male, nel detenuto, nel profugo, nel migrante”.
Infine tutti i partecipanti hanno ricevuto un piccolo segno, una chiave che apre un cuore con un passo del Vangelo, perché la chiave per aprire il nostro cuore indurito dalle difficoltà della vita è la Sua Parola.
Alla fine tutti i presenti ci siamo lasciati maggiormente convinti che in questo tempo che in cui i giovani non credono e vedi nascere solo piccoli atei, la luce della speranza per tutti è Cristo Risorto.
Katia Fazzari