Sabato 26 novembre, presso l’auditorium della Casa del Laicato in Gioia Tauro, si sono ritrovati i Ministri Straordinari della Santa Comunione, i Ministri della Consolazione e gli Accoliti della nostra Diocesi per iniziare il cammino di Avvento con l’oramai consueto ritiro che aveva per tema “Adorazione e Azione: la spiritualità Eucaristica dei ministri straordinari della Santa Comunione”- argomento liberamente scelto e magistralmente svolto da don Cesare Di Leo, parroco delle comunità di Anoia e cappellano presso l’ospedale Giovanni XXIII di Gioia Tauro.
I numerosissimi convenuti sono stati introdotti ad una profonda riflessione sul proprio agire nelle vesti di ministro, perchè spesso, come è diventato consuetudine il ritiro di avvento o di quaresima, si rischia che anche il modus vivendi e il modus operandi assuma le caratteristiche della consuetudine dimenticando la sacralità dell’azione. È necessario avere coscienza del Ministero che ci è stato affidato, riconsiderare il proprio modo di porsi dinanzi al Mistero Eucaristico, vivere spiritualmente il mandato, considerando il servizio come azione e missionarietà, arrivando, con il neologismo di don Cesare, alla Cristoforizzazione del proprio agire.
Altro punto fermo sottolineato da don Cesare è stato rivolto alla preghiera personale, al prendersi del tempo per la riflessione che deve sempre precedere l’azione, non possiamo svilire il nostro servizio diventando dei distributori automatici; nelle teche portiamo Cristo vivo e vero e dobbiamo essere in continua adorazione essere coscienti della divina ed intima compagnia.
Infine non dobbiamo dimenticare che il ministro è tale non per soddisfare la propria autostima, non per essere superiore agli altri, non per fare passerelle, ma per servire letteralmente i fratelli che si trovano nella malattia, con discrezione con affetto sincero.
I vari passaggi sono stati arricchiti da moltissimi richiami scritturistici, dai Salmi ai Vangeli con particolare attenzione ai racconti dell’Ultima Cena, fonte del Mistero Eucaristico sempre presente e concreto.
Il ritiro è stato vissuto da tutti i presenti con partecipata attenzione, la profondità degli argomenti trattati ha suscitato vivo interesse, grazie anche al modo di esporre ed esplicare anche i passi più ostici, con cui don Cesare Di Leo ci aveva già introdotto nel passato Ritiro di Quaresima.
A lui rivolgiamo i nostri più sentiti ringraziamenti.
diac. Tony Scarcella
Direttore Ufficio Pastorale della Salute