Anche quest’anno la rassegna canora organizzata dal M° Stefano Frisina, ‘capitano del coro inter-parrocchiale di Oppido Mamertina, in collaborazione con il parroco della parrocchia ‘S. Maria V. Addolorata – Calvario’, don Giuseppe Papalia, ha lasciato il segno.
I cori: Inter-parrocchiale di Oppido M., Maria Ss. Annunziata di Oppido M., S. Maria de Merula di Molochio, San Gaetano Catanoso di Gioia Tauro, Voci di pace di Bagnara Calabra, S. Chiara di Taurianova, si sono preparati magistralmente affinchè questo concerto di beneficenza, l’undicesima edizione, fosse un trionfo di amicizia dedicata al prossimo.
Il M° Frisina ha spiegato il tutto utilizzando una frase del M° don Marco Frisina: «La musica può essere un’arma potente, capace di unire i vicini e i lontani, facendoli vibrare all’unisono per la bellezza dell’amore di Cristo».
Incisivo l’intervento di don Giuseppe, che dopo aver dichiarato la propria commossa soddisfazione nel vedere la chiesa gremita di fedeli appassionati di musica sacra ha chiosato dicendo: «Questo momento mi piace definirlo un convivio musicale semplicemente cantato col cuore».
I cori che si sono esibiti spaziando dall’alleluia di Cohen – al canto in vernacolo – al canto a cappella , hanno concluso con un esibizione stravolgente: il coro inter-parrocchiale con i ragazzi del centro di accoglienza hanno cantato un inno africano ‘shosholoza’ provocando una reazione emotiva a tutto l’uditorio che strabiliato si e’ alzato in piedi e ha applaudito per cinque minuti di seguito, richiedendo oltremodo il bis poi eseguito ed accompagnato dalle mani battenti di tutti, compreso il vescovo mons. Francesco Milito.
Lo stesso che intervenuto ha ribadito l’importanza che questi momenti hanno per le comunita’ coinvolte e, altresi’, ha marcato la ricaduta sociale ed educativa di una intergrazione fattiva, di una solidarieta’ vera e di una fratellanza da vivere nel quotidiano senza pregiudizio.
«Appoggio garantito a queste iniziative» ha inteso dichiarare l’assessore Scerra.
Si’ alla musica, si’ all’interfaccio culturale con le comunita’ limitrofe non solo politico, ma anche culturale.
Tita Macrì