Sabato 11 febbraio a Palmi presso l’Istituto Tecnico Superiore ‘Luigi Einaudi’ in Palmi, l’Animatore di Comunità [AdC] del Progetto Policoro ha iniziato il percorso di progettazione con le scuole presenti in diocesi, incontrando alcune classi di alunni che si preparano ad affacciarsi sul mondo del lavoro oppure decideranno di proseguire con gli studi universitari.
Durante l’incontro, propedeutico ad altri, l’AdC ha iniziato mostrando un video esplicativo ai ragazzi: il Progetto Policoro è una realtà nata per iniziativa della Chiesa Cattolica nel 1995 per opera di don Mario Operti assieme ad altri sacerdoti. È un progetto finanziato dalla Cei, diffuso nel Meridione, ma oggi si è esteso anche nel resto dell’Italia. Si occupa di aiutare i giovani accompagnandoli nel difficile mondo del lavoro sempre più precario, aiutandoli per quanto ciò sia possibile a realizzare idee incoraggiandoli e sostenendoli anche nelle opportunità legislative e finanziarie.
È un’esperienza che nella nostra Diocesi è oramai consolidata da più di un decennio, prova sono i gesti concreti presenti nel territorio.
Secondo gli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa, l’AdC evangelizza e promuove le risorse dei giovani, e soprattutto in un contesto come il nostro dove la ‘ndrangheta cerca manovalanza tra i giovani, trasmette un messaggio di legalità, un’offensiva culturale molto forte e con spirito cristiano.
Al fine di rilanciare la conoscenza di tale progetto, durante l’anno proseguiranno gli incontri nelle scuole e nelle parrocchie.
La Chiesa ha sempre mostrato verso il sociale un interesse accompagnato dalla preghiera, a dimostrazione di pochi giorni fa dove i Vescovi del Sud si sono riuniti a Napoli per affrontare il delicato tema ‘Giovani e Lavoro’.
L’AdC, Carmelita Agostino, entusiasta di questo progetto in questa nuova esperienza è a disposizione dei giovani e di coloro che vogliono informarsi sulle finalità del Progetto Policoro. Per info: diocesi.oppido@progettopolicoro.it
Visita la pagina dedicata: https://goo.gl/YRRMkI
Carmelita Agostino e don Leonardo Manuli