News

05/Apr/17

Costruito il pozzo d’acqua in Costa d’Avorio con i proventi dell’Anno della Carità

Dare da bere agli assetati’

É sgorgata l’acqua a Divo – Costa d’Avorio

 Nel 2014 tramite l’Ufficio Missionario Diocesano è giunta  a S. E. Mons. Francesco Milito la richiesta di aiuto per la realizzazione di un pozzo d’acqua potabile che potesse fornire la parrocchia e l’intero villaggio da parte di don Benedetto Torres Barrientos, messicano e missionario a Divo in Costa d’Avorio dal 1979.

Questa richiesta si inseriva bene nel contesto dell’Anno della Carità e del I° Congresso Eucaristico Diocesano perché spronava ad ideare e realizzare progetti, non solo all’interno della Diocesi di Oppido-Palmi (vedi Casa di Accoglienza), ma anche un segno al di fuori di essa, in questo caso in Africa, attraverso la carità e la collaborazione anche con i missionari che si rivolgono spesso a noi chiedendo un aiuto concreto.

Il Vescovo ha fatto sua la richiesta proponendola come segno concreto e lanciando l’idea in occasione della celebrazione di chiusura del Congresso Eucaristico Diocesano il 19 giugno 2014 a Palmi.

Nel mese di dicembre 2016, con l’aiuto del Signore e la generosità di da alcune parrocchie, alcune Istituzioni scolastiche e di qualche sacerdote, completata la raccolta della somma occorrente per la realizzazione dell’opera, abbiamo dato il via a Don Bernardo perché iniziassero i lavori.

Sebbene fosse difficile raggiungere l’acqua in queste zone, durante la fase di perforazione si è trovata acqua in abbondanza, circa sette  metri cubi a  60 metri di profondità e dopo aver perforato un consistente strato di granito.

La società addetta al rifornimento dell’acqua è una società francese dai costi molto elevati, per cui, invece di essere un servizio alla popolazione, spesso è diventato un lusso e un’impresa quasi proibitiva cercare l’acqua tramite la perforazione di nuovi pozzi. La Francia tramite queste società nel corso del tempo, ha affermato e consolidato sempre di più il suo potere. Il costo di perforazione, le condutture e il serbatoio per poter alimentare tutto il centro abitato e i villaggi vicini, vista la quantità di acqua trovata, ammonta a  € 15.243.

Si sta attualmente lavorando alla seconda fase che riguarda il serbatoio, le diverse condutture e pompe per far arrivare l’acqua e distribuirla.

La realizzazione del pozzo a Divo ha rappresentato la possibilità, per la chiesa di Oppido-Palmi, di aiutare concretamente la chiesa sorella della Costa d’Avorio e, allo stesso tempo, di incoraggiarsi a vicenda di fronte alle sfide che la chiesa è chiamata ad affrontare nel nostro tempo.

Portare l’acqua in un villaggio che vede la presenza di missionari che, instancabili, continuano ad annunciare Cristo tra macerie, guerre, difficoltà, egoismo e tra la presenza massiccia dei musulmani, è un progetto voluto veramente dal Signore! Questa gente sperimenta l’incontro con Cristo e l’amore stesso di Cristo: da questo incontro nasce la vera promozione della persona, della famiglia e della società.  E’ inoltre l’occasione di essere “presenti” in una terra di miseria, di povertà, di malattie, di aborti e dove il tarlo della disgregazione sta distruggendo la famiglia, e dove  è facile che l’uomo  stesso si smarrisca perdendo anche l’anima.

Mentre i lavori procedono, le due Chiese, quella di Oppido-Palmi e quella della Costa d’Avorio, continuano ad essere unite e a essere in contatto tra loro, certi che quest’opera porterà meravigliosi frutti di carità e di fede, benedetti dal Signore.

don Paolo Martino

Direttore Ufficio Missionario diocesano


Allegati:

Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

AGENSIR news

Cammino sinodale. Cei, due assemblee definiranno il volto della Chiesa per annunciare il Vangelo

Due assemblee sinodali si inseriscono come snodi fondamentali del cammino della Chiesa italiana. Il Consiglio episcopale permanente che si è svolto nel marzo scorso ha approvato “un passaggio molto importante [...]

Israele e Hamas, 200 giorni dopo. P. Faltas (Custodia): “Per la pace ripartire da Gerusalemme”

A 200 giorni da quel 7 ottobre 2023, non accenna a calare l’intensità della guerra a Gaza. Anzi, lo scacchiere del conflitto si sta allargando al nord di Israele, al [...]