Un cuore aperto e palpitante: tale è sembrato lo spazio davanti alla Parrocchia San Martino di Drosi gremito all’inverosimile dai fedeli del posto e da quelli provenienti dalle contrade di Spina, Manduca e Russo, facenti parte del territorio della Parrocchia San Martino Vescovo di Drosi, e anche dalla Parrocchia San Teodoro Martire di Rizziconi, accorsi per accogliere la sacra effigie della Madonna di Fatima, pellegrina nella nostra diocesi in quest’Anno Mariano, nel centenario delle apparizioni di Fatima. Poi suoni e canti sulla bocca di tutti con i bambini che innalzavano le rose bianche in senso di festa mentre il parroco don Nino Larocca, il viceparroco, don Emilio Sponton, e i due diaconi Enzo Scionti e Domenico Sgambitterra portavano a spalla la statua che prima di entrare in chiesa solcava l’infiorata preparata con tanto amore e cura.
Intenso anche in questa Parrocchia il programma voluto dal parroco in una continuità ideale con l’altra sua Parrocchia di Rizziconi per consentire la più larga partecipazione possibile nei tre giorni di permanenza a Drosi (dalla sera del 27 alla sera del 30 aprile) con i momenti comunitari previsti, la santa messa, le lodi mattutine, la supplica alla madonna di Fatima alle ore 12.00, il santo Rosario nel pomeriggio, la celebrazione solenne della messa tutte le sere alle 18.30 e alle ore 21.00 le catechesi sulla quarta, sulla quinta e sulla sesta Apparizione della Madonna ai tre Pastorelli.
Il venerdì 28 aprile, la Comunità di Drosi ha vissuto una giornata di grazia nella festa di San Luigi Maria Grignion da Monfort, santo particolarmente caro al cuore dei sacerdoti di Drosi, grande apostolo del S. Rosario, grande innamorato della Vergine Maria che nelle prolungate meditazioni, ai piedi della sua Regina, approfondì una grande verità: «Per mezzo di Maria Gesù è venuto nel mondo: per mezzo di Maria vi dovrà regnare!». Fu questo il segreto che Maria gli rivelò e che sbocciò in quella perfetta forma di devozione alla Vergine che il santo chiamò ‘la santa schiavitù’ e che propagò con instancabile zelo.
La giornata è così trascorsa con la recita continua del S. Rosario per tutta la giornata, dove si è pregato per tutte le intenzioni volute dal nostro Vescovo per quest’anno mariano, con la supplica di mezzogiorno e l’Ora della Misericordia nel pomeriggio, con la recita della coroncina e l’esposizione eucaristica. E poi la santa Messa solenne con la consacrazione dei bambini alla Madonna perché su di essi Ella riversi le abbondanti benedizioni del Signore, preservandoli dal male e dal peccato.
Momenti particolarmente belli quelli poi vissuti sabato 29 nella celebrazione della santa messa alle ore 10.00 con il rito dell’unzione degli infermi e nel pomeriggio con la celebrazione mariana con i bambini e i ragazzi sulla vita dei tre Pastorelli.
Anche a Drosi continua è stata nei tre giorni di sosta della Madonna la visita delle persone accorse nei momenti per loro propizi per consegnare al cuore di Maria la loro vita, spesso provata da tante sofferenze, preoccupazioni, problemi ma sempre fiduciose nel suo aiuto materno, segno di una fede umile, vera, che non si vergogna di domandare, ma che torna, sempre, a ringraziare.
La celebrazione conclusiva di domenica 30 aprile ha visto la partecipazione di un centinaio coppie che davanti alla Madonna hanno solennemente rinnovato gli impegni coniugali di fedeltà, indissolubilità e di apertura alla vita. Alla fine della Messa la solenne consacrazione di tutta la Parrocchia al Cuore Immacolato di Maria, «un atto importantissimo – ha sottolineato il parroco don Nino Larocca – che dovrà costituire per il futuro un perenne richiamo per tutti a vivere una vita sempre più conforme alla volontà di Dio in uno spirito di filale servizio e di devota imitazione della nostra celeste Regina».
Marta Gullace