L’acqua è stata trovata abbondate ad una profondità di sessanta metri e dopo aver perforato una barriera molto spessa di granito.
Non poteva essere sufficiente aver trovato e fatto sgorgare l’acqua ma era necessario passare alla seconda fase: il serbatoio, le diverse condutture e pompe per far arrivare l’acqua e poi distribuirla.
P. Bernardo ci ha comunicato, in questi giorni, che i lavori proseguono e si stanno realizzando le opere necessarie.
Per il serbatoio si è avuta una brillante idea: avendo, in questi anni, costruita la chiesa grande e bella era necessario costruire anche il campanile, un’unica struttura poteva essere serbatoio e campanile insieme, in cima ad essa sarà collocata una croce che possa essere un segno cristiano in mezzo a tanti minareti.
Completare i lavori, pur nelle ristrettezze economiche, diventa un dovere perché se l’acqua è sgorgata abbondante è doveroso farla arrivare a chi ha sete.
Grazie alla generosità di coloro che, dalla nostra Diocesi, hanno contribuito economicamente alla realizzazione dell’opera a breve il pozzo potrà funzionare a pieno ritmo.
Sac. Paolo Martino