News

07/Nov/17

La 2ª Assemblea Diocesana “Abitare la Chiesa, abitare la Città…a partire dai Giovani”

Si è svolta venerdì 3 novembre 2017 presso l’Auditorium Diocesano di Rizziconi la 2ª Assemblea Diocesana “Abitare la Chiesa, abitare la Città…a partire dei Giovani”. (vedi le foto)

Dopo la preghiera iniziale don Emanuele Leuzzi, Vicario episcopale per la Nuova Evangelizzazione, ha introdotto i lavori evidenziando gli aspetti positivi della 1ª Assemblea del 27-28 settembre e tra questi una partecipazione massiva di tutte le parrocchie e soprattutto l’apporto costruttivo dei giovani presenti con una percentuale elevata in tutti i due giorni con il loro desiderio di novità e di autenticità, preludio di tante attese per il prossimo Sinodo dei Giovani.

Un’Assemblea Diocesana che è stata volontariamente configurata “a moduli aperti”, cioè a sviluppi successivi da riprendere nelle risonanze agli input ricevuti nei laboratori attivati con i 38 gruppi della prima Assemblea, anche in virtù dell’impostazione dedicata ai servizi specifici dei nuovi Vicariati Episcopali (pastorale per la nuova evangelizzazione, formazione permanente del clero, formazione permanente del laicato, famiglie e problemi sociali, inculturazione della fede).

La 2ª Assemblea, infatti, è stata concepita come momento di riflessione sui contenuti sviluppati nella prima e riportati nella loro interezza nel Quaderno-Guida presentato nell’occasione, con una collatio che permette di riflettere in modo unitario sullo stesso tema e che aiuterà ad individuare ed evidenziare le parole chiave e i concetti utili per arrivare  a quello che il nostro Vescovo Mons. Francesco Milito ha chiamato “il vocabolario della grammatica per la programmazione pastorale” con gli orientamenti che le singole comunità parrocchiali dovranno poi conoscere per deciderne la pratica attuazione.

Si è poi passati alla presentazione di tutti i 38 gruppi di lavoro della prima assemblea con il moderatore o il segretario che brevemente hanno riassunto le risposte alla prima e seconda domanda del 27 settembre e alla prima e alla seconda domanda del 28 settembre.

Un susseguirsi, quindi, di constatazioni, riflessioni, proposte, frutto del lavoro attento di quanti con la loro partecipazione attiva e propositiva hanno contribuito a far risaltare gli aspetti positivi e negativi della vita dalla nostra Chiesa. In quasi tutti i gruppi sono emersi i bisogni di una Chiesa che si deve aprire all’ascolto, al servizio, all’accoglienza,  al dialogo, alla comunione, alla presenza sul territorio, all’incontro soprattutto con le nuove generazioni; una Chiesa che non può escludere ma deve aprirsi alla diocesanità; una Chiesa fatta di annuncio e di testimonianza, di coraggio nella lotta contro le forze del male, in uscita, missionaria, in dialogo con le altre culture.

Il nostro Vescovo nella sua ampia conclusione ha sottolineato la ricchezza dei contenuti dei lavori dei gruppi, “tante piccole perle“,  riprendendo le connotazioni più espressive e le richieste che sono sembrate più pressanti quali la presenza attiva dei sacerdoti in tutte le attività pastorali, l’incremento della dimensione dell’accoglienza nella parrocchia che nel contesto socio-culturale della nostra Chiesa locale rimane spazio insostituibile per vivere l’incontro con Gesù Cristo e ricevere il dono della fede, l’attenzione per la famiglia, il bisogno di un rinnovato primo annuncio della fede, la promozione da parte della Chiesa di una cultura seria, che riesca concretamente a superare certe mentalità e certe culture che pervadono in nostro territorio come la “cultura mafiosa” e non ultima la questione giovanile che impone alla Chiesa di essere vicina ai giovani, di coglierne le  potenzialità, di dare loro risposte di senso.

Il Vescovo ha poi spiegato come sia necessario che le tante cose dette e proposte vengano concretizzate nei prossimi mesi a partire da questa seconda tappa che si concluderà all’inizio del nuovo Anno Liturgico il 3 dicembre 2017, I Domenica di Avvento, con la consegna alla comunità diocesana degli adempimenti da attuare. Le comunità parrocchiali nelle modalità più opportune e sollecite, dovranno conoscere questi orientamenti per deciderne la pratica attuazione. I percorsi così compiuti diventeranno oggetto della 3ª tappa del modulo aperto, martedì 16 marzo 2018, quasi a conclusione del Tempo di Quaresima, da considerare come momento della restituzione assimilata delle consegne avute.

Il Vescovo ha evidenziato il significato di queste inclusioni liturgiche facendo presente che il mistero di Cristo si vive all’interno del tempo della Chiesa e per questo il tempo pasquale che è “sempre il più ispirativo e prezioso per ricordare a vivere lo stato battesimale base e orizzonte di senso per l’adesione personale e comunitaria al Kerigma nell’oggi della salvezza”, costituirà la quarta tappa del modulo aperto, anch’essa affidata ad una nuova raccolta, affinché si proceda sul cammino fatto e su quello che ancora resta da fare, perché in questo anno, indicato dal Vescovo nella prima Assemblea diocesana come Anno cardine 2017-2018, vengano ben fissati i battenti per quelli a venire.

 

Cecè Caruso


Allegati:

Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

AGENSIR news

Attacco su Chernihiv. Parla il parroco, “in questo momento non possiamo fare altro: asciugare le lacrime”

“L’unica cosa che possiamo fare in questo momento è piangere con le persone che piangono, asciugare le lacrime, consolare, aiutare in tutti i modi possibili”. Raggiunto telefonicamente dal sir, è [...]

ANNO PREGHIERA – PREGHIERA MONDO LAVORO 3 – CANTELMI – Una preghiera che nasce dalla fragilità, dall’incerto, dall’insicuro

Preghiera deriva dal latino precarius, che vuol dire “concesso per favore”, ma anche “precario, incerto” e direi fragile. Dico questo perché la mia esperienza di preghiera durante la vita quotidiana [...]