Il parroco don Nino Larocca nel porgere il suo saluto ha spiegato il compito del Centro nella nostra Diocesi, quello cioè di promuovere l’animazione vocazionale del popolo di Dio, intesa come dimensione vocazionale della vita cristiana, aspetto poi ripreso da don Gaudioso nell’omelia.
Il sacerdote traendo spunto dalle letture della celebrazione eucaristica ha sottolineato i tempi difficili che il mondo sta attraversando immerso spesso in una realtà di male e peccato. In questo contesto problematico e incerto, con il futuro denso di nubi, tutti i cristiani, ciascuno nel proprio ambito, sono chiamati a riconsiderare quella che è la loro chiamata e a partire dall’invito di Gesù a vegliare e a vigilare, a produrre frutti di conversione visibili e da qui ripartire per un’azione di testimonianza cristiana. Solo se testimoni, i cristiani potranno incidere nel tessuto sociale e agire per costruire un mondo più giusto, a dimensione umana.
Il giorno dopo, la messa delle ore 11.00 ha visto la partecipazione dei seminaristi del nostro Seminario Minore di Oppido Mamertina guidati dal Rettore don Pasquale Galatà a cui don Nino ha porto il suo cordiale saluto sottolineando il profondo legame umano e spirituale che li unisce l’uno all’altro.
Don Pasquale nell’omelia ha parlato dell’importanza del sacerdozio per i cristiani e della comunità da cui la Chiesa prende i suoi futuri ministri, li consacra e dove poi li rimanda. Richiamando il vangelo del giorno il sacerdote ha spiegato che il “vegliate” di Gesù deve mettere il cristiano nella propensione verso l’eternità e questo in una dimensione gioiosa, con l’attenzione di chi ama, di chi attende l’amato, senza assopirci, senza drogarci delle cose del mondo, nell’attesa di essere ciascuno trovato al proprio posto, intenti a svolgere il proprio compito, ognuno nel suo ambito, facendo in modo che tutto vada secondo il pensiero di Dio.
Con riferimento poi al tema specifico della vocazione ministeriale, don Pasquale ha invitato la comunità di Rizziconi a pregare perché il Signore mandi santi operai nella sua messe: è un compito che il Signore ci affida nel suo Vangelo, e pregando per le vocazioni la Chiesa, mentre ne avverte tutta l’urgenza per la sua vita e per la sua missione, riconosce che esse sono dono di Dio e, come tali, sono da invocarsi con una supplica incessante e fiduciosa.
Don Pasquale ha presentato poi ai fedeli i Seminaristi interni del Seminario minore e quelli ancora esterni che hanno accolto l’invito per un cammino di discernimento e stando in famiglia stanno ancora vagliando il dono della chiamata. A tutti don Pasquale ha dato il suo incoraggiamento invitandoli a non aver paura di dire il loro sì al Signore.
Un momento di condivisione a pranzo in presenza anche di don Letterio Festa e di don Francesco De Felice unitamente a don Pasquale Galatà, al parroco don Nino Larocca, a don Emilio Sponton e ai seminaristi cha concluso le due giornate di forte richiamo a prendere sempre più coscienza della nostra dimensione vocazionale.
Cecè Caruso