Doveva essere messo in scena il 28 di dicembre ma, causa maltempo, quanto organizzato è stato rimandato di giorno in giorno fino ad arrivare al giorno dell’Epifania.
‘Nulla succede per caso!’. Infatti i giovani non si sono persi d’animo ed hanno atteso il momento propizio per…stupire!
Di questi tempi è difficile stupire, eppure l’intento del gruppo ‘Giovani in cammino’ della parrocchia è stato proprio questo.
In che senso stupire? A Molochio, dopo anni, la comunità ha potuto godere di un momento non di spettacolo – la drammatizzazione del presepe vivente – bensì di un susseguirsi di emozioni emanate da ‘quadri viventi’ messi in scena dai ragazzi.
Declinandolo semplicemente, a loro modo, i giovani hanno lanciato un messaggio forte che evidenzia quanto l’uomo di oggi abbia bisogno di un sussulto di speranza.
Non è stato un presepe itinerante, ma un presepe a pianta stabile organizzato scegliendo come location la piazza del paese dove sono stati allestiti i suddetti quadri viventi, animati da personaggi che sapientemente, seguendo delle voci fuori campo, hanno drammatizzato ogni scena.
Nessun contributo né sponsor a sostenere il progetto: solo la buona volontà del gruppo, dei tutor e delle famiglie, che hanno reso possibile quanto avvenuto.
Sembrava una calda sera d’estate a Molochio, sera del 6 gennaio, giorno della Festa del’Epifania, in cui tutta la comunità ha partecipato nonostante il freddo, per godere quanto stava accadendo…nello stupore!