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26/Feb/18

Esercizi spirituali dell’Azine cattolica diocesana tenuti dall’assistente nazionale del settore adulti don Fabrizio De Toni

Arte e Fede, da sempre un connubio perfetto. Il colore abbraccia l’anima e la eleva alla sublime luce di Dio, una perfetta simbiosi di equilibrio armonico. È questa la tinta cromatica degli Esercizi Spirituali di Azione Cattolica della Diocesi Oppido-Palmi, tenutasi nei  giorni 23, 24 e 25 Febbraio 2018 presso la ‘Casa di Spiritualità Santa Maria Porto di Pace, delle Suore Figlie della Chiesa’, ad Arghillà.

Il colore in ogni gradazione, temperamento, natura e personalità, dai colori più scuri che si smorzano dando largo spessore alle tinte ricche di grumi, raccontate da un grande sacerdote, nonché Assistente Nazionale Adulti di Azione Cattolica, Don Fabrizio De Toni, invitato dalla Presidenza Diocesana al completo e dal Presidente Gaetano Corvo a presiedere e lasciare l’ennesima traccia indelebile nei cuori dei partecipanti agli esercizi di AC.

Colori che riflettono un’intimità, come enunciato già il primo giorno dal relatore, intavolando la lettura di un’opera d’arte: ‘Gesù nel lago di Gennesaret’ dell’artista Eugène Delacroix, che ha fatto da preambolo all’intero percorso delle tre giornate, evidenziando nell’opera che racconta il brano della Tempesta sedata (Mc 4,35-41) le diverse dinamiche umane, dove gli uomini sulla barca, appaiono e mostrano diversi caratteri e personalità, vigorosi, forti, e fortemente in contrasto con l’uomo di oggi, e in particolar modo evidenziano il distacco cromatico dell’adulto in relazione al suo vivere, l’individualismo espressivo del carattere e della sua natura umana, per poi esporlo nelle diverse sfumature che lo contraddistinguono: denaturato dal tempo e logorato dalla vita.

Il colore di ogni uomo con i suoi limiti e le sue crisi, ampliato attraverso commenti di brani biblici, quali Samuele, Pietro e Giovanni, che hanno introdotto e sviluppato l’argomento, evidenziando soprattutto il concetto dell’adulto tiepido e dalle poche certezze, un individuo dell’epoca attuale, che pienamente, contrasta con la figura maschile raccontata dai profeti nella Sacra Scrittura, uomini decisi e forti, che scuotono e fanno risaltare maggiormente il conflitto con l’uomo tiepido attuale, come ben si evince anche nel passo biblico (Ap 3, 15-19).

Un’analisi attenta quella di Don Fabrizio, che mette a nudo l’uomo di ogni tempo, che trova compimento in un’altra tipologia di uomo, che la Bibbia rivela nella figura di Paolo (2 Corinzi 12), nel quale attraverso una accurata biografia, Paolo si compiace delle sue debolezze e trovando in esse la massima potenza. Tematiche queste, relazionate con meditazioni ricche di contenuto e molto esaudienti che hanno incentrato le tre giornate, intervallando  momenti di deserto e di riflessione personale, ma senza tralasciare la preghiera, le lodi mattutine, Vespri e Messa, fino alla consueta Via Crucis, ormai emblema degli esercizi diocesani, una via crucis artistica, che sfuma benissimo con le tematiche affrontate: ‘Gesù sulla via del colore’, una visione prettamente artistica della corsa al calvario di Gesù, impostata sul colore e sull’arte, fino alla toccante ed avvincente Adorazione Eucaristica Comunitaria proseguita per tutta la notte con l’adorazione notturna.

Trovare nella debolezza, nelle lotte, la forza per affrontare la vita, come nella lotta di Paolo con Dio, la lotta di Giobbe, di Giacobbe e l’angelo e di Gesù stesso nell’orto degli ulivi. È questo il dono e il carisma di Don Fabrizio, un uomo che con enfasi e parole incisive ha fatto commuove e riflettere ben 32 cuori presenti.

Antonino Nucifora


Allegati:

Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

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