La settimana dell’Unità dei cristiani è un’iniziativa che tenta di tradurre la volontà indicata da Gesù Cristo di tenere uniti i suoi discepoli. La preghiera ecumenica chiama tutte le confessioni cristiane all’unità nella preghiera. Questa è stata celebrata anche nella nostra Diocesi dal Vescovo mons. Francesco Milito, per dare un segno di forte unità dei cristiani nell’ultima giornata dell’Ottavario presso la Casa del Laicato della Diocesi con sede a Gioia Tauro.
La partecipata celebrazione, sia per l’elevato numero di fedeli, sia per la profondità della preghiera, è stata introdotta dal Direttore dell’Ufficio Ecumenico e il Dialogo inter-religioso don Domenico Caruso. Lo scenario di forte e raccolta preghiera è stato creato con due segni: la Bibbia e le catene. La Bibbia, come segno di potenza in se stessa e consolazione delle popolazioni rese schiave dalle colonizzazioni con prepotenza e sopraffazione dell’uomo verso i propri simili; il lancio didi catene verso il basso, per evidenziare il senso di liberazione dai preconcetti di sbarramento di comunicazione con i fratelli di altre confessioni cristiane. Tali simboli sono stati suggeriti dal gruppo della Chiesa locale dei Caraibi, da cui sono partiti quest’anno gli impulsi per l’Ottavario.
Il Vescovo, alternando momenti di preghiera profonda a riflessioni omiletiche, ha ribadito il vero senso di appartenenza alla Chiesa unita alle altre nell’unità di Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo; unità che infiamma la nostra fede e ci consente di amare il fratello anche se appartenente ad altre confessioni. «Liberiamoci dalle catene della miseria umana che nel passato ci hanno legato al peccato e andiamo verso una nuova vita, camminando assieme sulla via della preghiere e del buon senso guidato da Dio. L’amore si deve liberare da ogni forma di legame negativo che non ha motivo di esistere» ha rimarcato il Vescovo Francesco.
Durante ogni tipo di celebrazione o incontro della nostra Diocesi, emerge sempre la volontà di un cammino che si fa lievito nella preghiera. Tra i presenti anche gli studenti dell’Istituto Teologico e Pastorale della Diocesi e tanti fedeli della diocesi.
Storicamente, la prima forma di preghiera per l’unità dei cristiani è nata in ambito protestante alla fine del XVIII sec.; nella seconda metà dell’Ottocento si diffuse invece un’unione di preghiera sostenuta sia dai Vescovi anglicani e successivamente anche dalla Chiesa Cattolica e Ortodossa. Infine, il reverendo Paul Wattson propose definitivamente a New York la celebrazione dell’Ottavario dal 18 al 25 Gennaio, come ancora oggi avviene per l’emisfero nord, mentre nell’emisfero Sud si celebra nel periodo post Pentecoste.
Filomena Scarpati