Abbiamo vissuto i giorni più santi dell’anno. La liturgia ci ha accompagnato a rivivere i momenti più importanti della vita di Gesù – la sua passione, morte e risurrezione – per rinnovare la nostra vita attingendo alle fonti della grazia che il Signore ci dona nei Sacramenti.
A partire dalla celebrazione della Domenica delle Palme, abbiamo ricordato da un lato il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme, accolto da una folla festante, dall’altro abbiamo rivissuto intensamente le tappe dell’itinerario redentivo e salvifico del Cristo.
Dalla Chiesa dell’Immacolata, dopo aver benedetto le palme e i ramoscelli d’ulivo, il nostro amato Parroco Don Alfonso Franco ha dato avvio alla processione verso la Chiesa Matrice dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, dove ha avuto luogo la celebrazione dell’Eucaristia. A conclusione della Santa Messa i fedeli sono rimasti in preghiera silenziosa davanti a Gesù Sacramentato solennemente esposto per le Sante Quarant’Ore.
Tutta la Settimana Santa è stata intensamente costellata da incontri a carattere spirituale, a cominciare dagli incontri con i giovani in preparazione al Sinodo 2018; proseguendo con la celebrazione di preparazione alla Pasqua degli alunni delle Scuola Primaria ‘Francesco Sofia Alessio’ che, come ogni anno perfettamente organizzata dai docenti, si è svolta nella nostra Chiesa; alle confessioni e visite agli ammalati casa per casa, ad opera dei nostri sacerdoti e alla confessioni in chiesa per i fedeli in tutti i giorni della Settimana Santa.
Con la Messa ‘Nella Cena del Signore’ si è inaugurato il Triduo Pasquale. Il giovedì si è fatta memoria della Ultima Cena di Gesù, del tradimento di Giuda, della lavanda dei piedi, dell’istituzione dell’Eucarestia, del Sacerdozio e del Comandamento dell’Amore, del rito della benedizione e distribuzione dei pani a tutta l’assemblea, agli ammalati degenti in casa e alle nostre amate Suore della Visitazione. Al termine della celebrazione, l’Eucaristia è stata traslata processionalmente nell’altare della reposizione, decorosamente allestito, rimasto così fino a sabato santo. Da quel momento ha avuto inizio la grande notte di preghiera e adorazione del giovedì, intervallata da momenti di riflessione e meditazione proposte dai laici della Parrocchia.
Il Venerdì Santo, giorno in cui si ricorda la morte di Cristo sulla croce, con il digiuno rigoroso, con gli altari spogli e le campane silenziose; si è svolta l’Azione Liturgica, in ricordo della passione e morte di Gesù, con la preghiera universale, l’adorazione e il bacio della Croce e la Comunione. Alla sera, in forma comunitaria, le tre Parrocchie di Taurianova Centro hanno dato vita alla Via Crucis per le strade del paese, un cammino di preghiera a cui ha partecipato una foltissima schiera di fedeli che in silenzio, raccoglimento, preghiere e canti hanno spiritualmente rivissuto le tappe dolorose percorse da Gesù fino alla vetta del Golgota. A conclusione della Via Crucis, la tappa più suggestiva della tradizionale religiosità popolare è stata vissuta da una strabocchevole presenza di fedeli, tra cui il gruppo dei lupetti di Taurianova guidati dai loro capi Scout, nella Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo con la ‘Chiamata della Madonna’, predicata da un bravissimo don Giuseppe Saccà, che ci ha offerto tanti spunti di riflessione per vivere in modo intensamente spirituale il senso della Pasqua. Ecco, in sintesi, come Don Giuseppe, forte della sua incisiva e coinvolgente arte oratoria, ha proclamato, in circa venti minuti di una struggente meditazione, la passione e morte di Gesù. La predica si è svolta in quattro punti: la Croce; l’Ecce Homo; il Crocifisso; la Madre. Il racconto del Vangelo di Giovanni ne è stato il filo conduttore, attraverso un’efficace attualizzazione della Passione di Cristo che continua nell’odierna umanità. Alla fine il gesto della consegna del Figlio tra le braccia della Madre ha significato la consegna dell’uomo d’oggi con le sue sofferenze, dolori, ingiustizie, emarginazioni nelle braccia della più tenera delle madri.
Dopo la commovente ‘Chiamata della Madonna’, la statua della Vergine Maria Madre Addolorata è stata accompagnata in processione notturna aux flambeaux alla Chiesa dell’Immacolata dov’è stata riposta nella sua nicchia.
Il Sabato Santo, che segna il passaggio misterioso dalla morte alla risurrezione, è il giorno dell’attesa che presto sarà premiata dalla presenza del Signore Risorto. È precisamente nella Veglia Pasquale che esplode la gioia della risurrezione!
La Domenica di Pasqua il nostro Parroco nell’augurarci una serena e santa Pasqua, ci ha ricordato e incitato ad essere veri e ferventi cristiani non solo a parole ma con i fatti, impegnandoci seriamente e costantemente nell’attuazione delle promesse battesimali. Riflettendo sullo scetticismo degli amici di Gesù circa la sua risurrezione, ha fatto notare come soltanto gli avversari del Divino Maestro si ricordarono della profezia di Gesù che sarebbe risorto il terzo giorno dopo la morte. La fede circa la risurrezione di Gesù è il centro, il perno, il cardine di tutte le verità concernenti la Persona del Cristo e di tutta la storia della salvezza. Ecco perché l’Apostolo Paolo afferma: «Se Cristo non fosse risorto la nostra predicazione sarebbe senza fondamento e vana la vostra fede» (1Cor 15, 14).
Angela Caccamo