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28/Ago/19

Il Camposcuola interdiocesano Giovanissimi e Giovani di A.C.

 

“Nulla è nella mente che prima non sia stato nei sensi” (San Tommaso D’Aquino). …e i sensi sono il canale del sentimento, dell’emozione e della voglia di vivere! La vita è una giostra di attimi, che nascono nelle percezioni e nelle emozioni, istanti che raccontano vissuti e storie, fotografie e immagini di un infinito film che costruiscono le menti di 28 giovani che attraverso i sensi, vanno alla ricerca del senso che conduce sempre alla retta via.  Sensazioni che suscitano piacere e fermezza, percezioni che hanno fatto da traino al Campo Giovanissimi e Giovani interdiocesano “Un senso di Te“, per il consueto appuntamento estivo organizzato dall’Azione Cattolica Diocesana Oppido-Palmi, ma quest’anno con la partecipazione della Diocesi Locri-Gerace, con le rispettive equipe e gli assistenti Don Marco Larosa e Padre Jaomanana Jean Dzelldonnè, per tutti Padre Giò e con la presenza dell’Assistente FUCI della Diocesi di Oppido-Palmi, Don Antonio Nicolaci.

Un campo della durata di 4 giorni, 20-23 Agosto 2019, a Paola, presso la Casa del Pellegrino dell’Hotel San Francesco, quattro giorni importanti di crescita personale, di Fede e amicizia, dove ogni ragazzo è stato chiamato a riconoscere attraverso i 5 sensi, il senso della propria vita e del suo percorso di Fede; emozioni, esperienze di vita significative che hanno lasciato una traccia nel centro dell’interiorità di ognuno, tramite la percezione e il vivere dentro ogni senso: dall’olfatto, nel quale ogni ragazzo, annusando diverse spezie ha associato ogni fragranza e aroma, ad un momento della propria vita; al gusto, nel quale ognuno è stato chiamato a riconoscere un sapore con la difficoltà della lingua anestetizzata dal ghiaccio, metafora delle difficoltà che si incontrano nella vita, di tante situazioni che rendono inermi e bloccano ogni ragazzo nel suo percorso, piuttosto che la difficoltà di riuscire ad accettare le situazioni amare che la vita riserva; successivamente il senso del tatto, che ha regalato abbracci e scambi di affetto e ha condotto i ragazzi ad ascoltare la testimonianza di Roberto Crocco, un ragazzo ipovedente dell’Associazione ciechi di Cosenza, che ha raccontato ai ragazzi come attraverso il tatto fosse riuscito a compensare la sua cecità. In seguito si è passati al senso dell’Udito, la parte del campo relativa all’ascolto, della Parola e di se stessi, con il momento di Deserto personale nel Santuario di San Francesco di Paola; per poi finire con il senso della vista, nel quale ogni ragazzo si è soffermato sulla differenza tra Vedere, Osservare e Guardare, attraverso un gioco che ha reso pienamente il concetto della differenza tra i verbi.

Non sono mancati inoltre i momenti ludici, ricreativi, emozionanti, le attività creative, e in particolare le Celebrazioni quotidiane e i momenti di preghiera con Padre Giò e le tantissime confessioni dei giovani, desiderosi di parlare e farsi ascoltare, attimi che segnano profondamente i ragazzi, arricchiscono i cuori e diventano elemento cardine per crescere e maturare.

Un campo riuscitissimo, grazie anche al sostegno dei Presidenti delle due Diocesi, Gaetano Corvo e Vanda Musuraca, i quali si sono spesi totalmente per la buona riuscita. Ogni senso ha una funzione precisa ed è fondamentale per la sua funzione, ma nell’insieme sviluppano la vera finalità nell’individuo, come membra del corpo costituiscono tasselli che completano la persona, metafora di tante membra che insieme completano il tempio di Cristo, poiché ogni senso ha valore assoluto solo in Lui. nei sogni in fondo a un pianto, nei giorni di silenzio c’è …Un senso di te (Elisa).

 

 Nucifora Antonino

 

Allegati:

Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

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