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27/Gen/20

L’ordinazione diaconale di Tommaso Calipa, Giovanni Rigoli, Massimo Surace e Nicodemo Valensisi

Quattro nuovi Diaconi per la Chiesa di Oppido Mamertina-Palmi, due in cammino per il presbiterato, don Tommaso Calipa della Parrocchia San Francesco in Gioia Tauro, don Giovanni Rigoli delle Parrocchia San Giuseppe in Taurianova e due diaconi permanenti, don Massimo Surace della Parrocchia Santa Caterina V.M. e San Leone Magno in Tresilico e don Nicodemo Valensisi della Parrocchia San Sebastiano M. in Anoia Superiore. Evento di grazia e di benedizione voluto significativamente dal nostro Vescovo in occasione della Terza Domenica del Tempo Ordinario, il 26 gennaio 2020, in cui nella Chiesa cattolica si è celebrata la Domenica della Parola di Dio istituita dal papa Francesco il 30 settembre 2019 con la Lettera Apostolica Aperuit illis. La Cattedrale-Santuario “Maria SS. Annunziata” era gremita di fedeli provenienti dalle parrocchie di riferimento degli ordinandi e da quelle in cui prestano il loro servizio che hanno accolto con trepidazione e gioia l’ingresso del clero convenuto per la solenne Concelebrazione che è stata presieduta dal nostro Vescovo Mons. Francesco Milito. 

Il Vescovo nell’omelia ha per prima cosa ricordato proprio la Domenica della Parola di Dio e l’affidamento a fratelli indicati e provenienti dalla Parrocchie, della pratica della lectio divina che caratterizza questo anno Cardine 3, un compito che questi incaricati condivideranno nelle parrocchie con i Ministri ordinati e con quanti essi vorranno associare a sè in questo impegno di annuncio e testimonianza della parola. Poi una serie di spunti da parte del Vescovo “motivanti e fondanti l’inseminazione nella pratica quotidiana”.

La prima considerazione: la Domenica è essa stessa Parola di Dio con il suo richiamo alle affermazioni della S.C.: «La Domenica è festa primordiale» da proporre e inculcare «alla pietà dei fedeli, in modo che risulti anche giorno di gioia e di riposo del lavoro», giorno in cui nel giorno primo della settimana il Signore ai discepoli di Emmaus, svolgerà la prima Lectio Divina, propedeutica alla fractio panis e al dono dello spirito della Pace, primi frutti della creazione nuova.

Altre due sottolineature importanti: la domenica: giorno di scuola della Parola, che non ammette assenze per evitare progressiva ignoranza e conseguenti comportamenti non ad essa riferiti e la Parola sorgente dei Sacramenti nella Chiesa. E poi il riferimento allo stretto legame tra Parola di Dio ed Eucaristia che pur sullo stesso piano di grazia eccellono e rifulgono in modo particolare.

Tutti questi spunti il Vescovo li ha collegati con l’ordinazione diaconale di Giovanni, Tommaso, Massimo e Nico che con l’ordinazione diaconale, «divenuti ministri dell’altare», annunceranno il Vangelo, prepareranno «ciò che è necessario per il sacrificio eucaristico», distribuiranno «ai fedeli il Sacramento del Corpo e del Sangue del Signore» il tutto sotto una grazia particolare e per uno scopo particolare: «Fortificati dal dono dello Spirito Santo», essere «di aiuto al Vescovo e al suo presbiterio nel ministero della Parola, dell’altare e della carità», al servizio dei fratelli. Parole fortissime che mettono in evidenza che il diacono deve identificarsi con il libro che porta. Essere evangelo vivente, prima che proclamante come ricorderanno le parole di sintesi da parte del Vescovo al momento della consegna del libro dei Vangeli, dopo aver indossate le vesti diaconali: «Ricevi il Vangelo di Cristo del quale sei divenuto l’annunziatore: credi sempre ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni». Il Vescovo poi ha invitato gli ordinandi ad essere nella Chiesa operai di comunione, a partire da quella da coltivare con il collegio diaconale, il presbiterio, i fedeli, senza insipienza in comportamenti, smemoratezza negli impegni assunti il giorno dell’Ordinazione.

Sua Eccellenza ha augurato ai nuovi diaconi l’unità di intenti, nella famiglia nata dal matrimonio ai diaconi permanenti e nella famiglia presbiterale per i diaconi transeunti, sottolineando che queste buone pratiche sono la prova più evidente di aver compreso per viverla l’essenza del ministero, nell’acquisita appartenenza al “clero”.

Il Vescovo ha ricordato poi che al termine della Messa altri fratelli riceveranno una consegna con valore di simbolo, quasi un mandato: a quattro studenti del nostro Liceo Ginnasio “San Paolo” sarà consegnata una Bibbia, affinché tra i libri del sapere scolastico, la Bibbia – il libro dei libri, il libro in cui tutti gli altri libri sono contenuti – sia il re della sapienza del cuore e della vita, sì da poterla testimoniare e così diffonderla per contagio tra amici e compagni mentre rappresentanti, segnalati dalle Parrocchie, come membri del Gruppo dell’Apostolato Biblico, settore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, scelti e incaricati per l’esperienza della Lectio Divina, e partecipanti agli incontri di questi mesi, riceveranno una copia del Sussidio Guida, il frontespizio del Poster e in prossima distribuzione alle Parrocchie, la scheda del logo della Domenica della Parola di Dio, affinché vivamente si possa di tutti entrare nel suo significato più profondo.

Gli ultimi riferimenti del Vescovo alla Parola ascoltata del Vangelo di Matteo che presenta Gesù che temprato dalle tentazioni nel deserto, torna in Galilea e inizia a predicare la conversione per la prossimità del Regno dei cieli  e della prima lettera di San Paolo ai Corinzi con il forte richiamo al mandato avuto di annunciare il Vangelo, non con la sapienza della parola perché non venga resa vana la croce di Cristo e così i cristiani vivano in perfetta unione di pensiero e di sentire. Parole che all’indomani della conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, «sono un invito – ha detto il Vescovo – a fare dell’ecumenismo, un cammino insieme, che nasce e si fonda sull’unica verità che è la Parola di Dio, principio questo da ricordare sempre» ma che anche alla vigilia del Giorno della Memoria delle vittime dell’olocausto, sono un forte richiamo al valore universale della dignità umana perché davanti a questa immane tragedia, a questa atrocità, non è ammissibile l’indifferenza ed è doverosa la memoria.  Il Vescovo ha ricordato che la tragedia che si sarebbe abbattuta sui fratelli ebrei è iniziata con la Notte dei Cristalli tra il 9 e il 10 novembre 1938, con l’incendio delle sinagoghe, libri della Torah strappati, trascinati per strada. Il Vescovo ha così concluso: «Nonostante tutte le violenze subite, la Parola che era all’inizio resterà fino alla fine. A noi nella traversata della storia amarla, difenderla, seguirla come il bene supremo: Dio».

La celebrazione è proseguita poi con il rito dell’ordinazione diaconale, con la solenne preghiera consacratoria, i riti esplicativi e il commovente abbraccio dei nuovi diaconi con il Vescovo, i diaconi presenti, i familiari, le mogli e i figli dei diaconi permanenti, momento sempre suggestivo e denso di commozione, che ha coinvolto tutti i presenti.

Alla fine della celebrazione Sua Eccellenza ha consegna il nuovo Sussidio alla Lectio divina ai rappresentanti della Parrocchia, e poi ha invitato i nuovi diaconi a esprimere brevemente un loro pensiero e tutti, visibilmente commossi, hanno preso la parola ringraziando il Signore per il dono del ministero ricevuto, il Vescovo, i loro formatori, le famiglie e quanti hanno contribuito nel loro cammino alla loro crescita umana e spirituale.

Ai nuovi diaconi gli auguri di tutta la Diocesi perché nel loro servizio si possano sempre sentire avvolti e abbracciati dalla tenerezza di Dio, riversandola con spirito di servizio su quanti incontreranno sul loro cammino.

 

Cecè Caruso

Ordinazione Diaconale - 26 gennaio 2020 - Cattederale Oppido Mamertina
 
 

Allegati:

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