News

29/Dic/20

“APRI” di Caritas Italiana – un progetto per fare rete all’interno della comunità che si occupi di favorire l’integrazione e la formazione per l’inserimento sociale

Trovarsi lontani, in un paese diverso dal proprio, senza parenti e amici, senza  persone disposte a tenderti la mano, a sostenerti in caso di difficoltà. Tanti immigrati vivono questa condizione di profondo disagio privi di  un punto di riferimento che possa aiutarli  nei problemi della vita quotidiana, proprio a questo mira il  progetto APRI di Caritas Italiana : creare una rete all’interno della comunità che si occupi di favorire l’integrazione e la formazione utile per l’inserimento nel contesto sociale. Anche la nostra diocesi ha risposto a questa chiamata  ed ha  avviato  il progetto il cui acronimo si compone dei quattro verbi Accogliere, Proteggere, Promuovere, Integrare con i quali Papa Francesco ha connotato il cammino comunitario di accoglienza ed inclusione dei migranti. .

Il progetto ha una duplice valenza : creare migliori condizioni di integrazione per i migranti rafforzando il loro percorso di autonomia attraverso la formazione indispensabile per accedere ad un percorso professionale e sensibilizzare le comunità all’accoglienza e al sostegno del prossimo assegnando dei ruoli di compagni di cammino nelle figure  dei tutor, degli operatori della carita’, delle parrocchie e di tutti coloro la cui fraternità è precetto fisiologico di vita.

La necessità di promuovere questo progetto, finanziato dalla Cei e della durata di sei mesi, è nata a causa dei cambiamenti del sistema di accoglienza dei migranti che attraverso una serie di vari provvedimenti legislativi ha notevolmente ridotto i servizi alla persona, lasciando chi prima entrava in sicurezza e legalmente in Italia attraverso i corridoi umanitari, in balia degli eventi,serviva a questo punto garantire risposte immediate ai bisogni del territorio e assicurare un contesto accogliente e cristiano per restituire a questi fratelli fiducia e speranza per il futuro, con amore per il prossimo allo stesso modo di come avremmo amato noi stessi proprio come Gesù ci chiede con il Comandamento dell’amore (Mt 22,34-40).

Degno di nota il diario di bordo che i tutor, gli operatori ed i beneficiari del progetto dovranno costantemente aggiornare per tracciare il cammino di inclusione passo dopo passo al fine di ottenere veri e propri racconti di speranza nella riscoperta concreta della solidarietà, perché una comunità fraterna e solidale è una comunità viva e benedetta dal Signore e proprio nel segno di ciò è stato consegnato ai beneficiari del progetto Apri dagli operatori della Caritas Diocesana  un pacco dono in occasione del Natale, simbolo di rinascita per eccellenza e luce del cammino di vita.

Un sentito ringraziamento alla coordinatrice del progetto Dott. ssa Noemi Trimarchi per la dedizione con il quale si prodiga per un’ottimale riuscita dell’iniziativa.


Lina Maiolo


Allegati:

Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

AGENSIR news

Cammino sinodale. Cei, due assemblee definiranno il volto della Chiesa per annunciare il Vangelo

Due assemblee sinodali si inseriscono come snodi fondamentali del cammino della Chiesa italiana. Il Consiglio episcopale permanente che si è svolto nel marzo scorso ha approvato “un passaggio molto importante [...]

Israele e Hamas, 200 giorni dopo. P. Faltas (Custodia): “Per la pace ripartire da Gerusalemme”

A 200 giorni da quel 7 ottobre 2023, non accenna a calare l’intensità della guerra a Gaza. Anzi, lo scacchiere del conflitto si sta allargando al nord di Israele, al [...]