Trovarsi lontani, in un paese diverso dal proprio, senza parenti e amici, senza persone disposte a tenderti la mano, a sostenerti in caso di difficoltà. Tanti immigrati vivono questa condizione di profondo disagio privi di un punto di riferimento che possa aiutarli nei problemi della vita quotidiana, proprio a questo mira il progetto APRI di Caritas Italiana : creare una rete all’interno della comunità che si occupi di favorire l’integrazione e la formazione utile per l’inserimento nel contesto sociale. Anche la nostra diocesi ha risposto a questa chiamata ed ha avviato il progetto il cui acronimo si compone dei quattro verbi Accogliere, Proteggere, Promuovere, Integrare con i quali Papa Francesco ha connotato il cammino comunitario di accoglienza ed inclusione dei migranti. .
Il progetto ha una duplice valenza : creare migliori condizioni di integrazione per i migranti rafforzando il loro percorso di autonomia attraverso la formazione indispensabile per accedere ad un percorso professionale e sensibilizzare le comunità all’accoglienza e al sostegno del prossimo assegnando dei ruoli di compagni di cammino nelle figure dei tutor, degli operatori della carita’, delle parrocchie e di tutti coloro la cui fraternità è precetto fisiologico di vita.
La necessità di promuovere questo progetto, finanziato dalla Cei e della durata di sei mesi, è nata a causa dei cambiamenti del sistema di accoglienza dei migranti che attraverso una serie di vari provvedimenti legislativi ha notevolmente ridotto i servizi alla persona, lasciando chi prima entrava in sicurezza e legalmente in Italia attraverso i corridoi umanitari, in balia degli eventi,serviva a questo punto garantire risposte immediate ai bisogni del territorio e assicurare un contesto accogliente e cristiano per restituire a questi fratelli fiducia e speranza per il futuro, con amore per il prossimo allo stesso modo di come avremmo amato noi stessi proprio come Gesù ci chiede con il Comandamento dell’amore (Mt 22,34-40).
Degno di nota il diario di bordo che i tutor, gli operatori ed i beneficiari del progetto dovranno costantemente aggiornare per tracciare il cammino di inclusione passo dopo passo al fine di ottenere veri e propri racconti di speranza nella riscoperta concreta della solidarietà, perché una comunità fraterna e solidale è una comunità viva e benedetta dal Signore e proprio nel segno di ciò è stato consegnato ai beneficiari del progetto Apri dagli operatori della Caritas Diocesana un pacco dono in occasione del Natale, simbolo di rinascita per eccellenza e luce del cammino di vita.
Un sentito ringraziamento alla coordinatrice del progetto Dott. ssa Noemi Trimarchi per la dedizione con il quale si prodiga per un’ottimale riuscita dell’iniziativa.
Lina Maiolo