La nuova sede, poco distante dalla Parrocchia, è sorta grazie alla generosità del dott. Giorgio Pagano che ha messo a disposizione un garage da utilizzare allo scopo ed all’ instancabile impegno dei volontari Barbara, Pino, Chiara, Maria, Antonietta, Totò e tutti i giovani della parrocchia che hanno unito le forze con un lavoro costante, solidale, discreto e silenzioso, con amore al fine di restituire alla città uno strumento prezioso per la carità, un luogo in cui si darà molto rilievo alla vicinanza, al rapporto umano, dove si potrà mettere a disposizione delle persone e delle famiglie in difficoltà un ambiente idoneo, accogliente, riservato, con uno spazio sí ristretto ma sicuramente dedicato alla solidarietà spirituale e materiale, grazie anche al caro Franco Baldari che con animo generoso si rende disponibile per caricare gli alimenti presso la sede della Caritas Diocesana.
Il parroco Don Giuseppe Calimera è stato fortemente sostenuto in questo rinnovamento della Caritas da tutta la comunità e da Don Michele Vomera, che nel momento del inaugurazione ha voluto nuovamente ringraziare tutti con queste parole “da piccoli segni come questo traspare l’amore di Dio soprattutto perché siamo uniti per dare una mano al nostro prossimo, questo è Vangelo Applicato”
Don Giuseppe riprendendo le parole di Don Tonino Bello ha provveduto alla benedizione della nuova sede subito dopo la messa, con la presenza, nel rispetto delle norme anti covid, dei cittadini, perché proprio lo spirito della condivisione fraterna incarna valori condivisi soprattutto dalla comunità civile e se la carità è il fondamento della vita della Parrocchia, il donare è quello di tutti gli appartenenti ad un a città che si fa pane vivo per il prossimo, e proprio in tale ottica versa l’idea dell’iniziativa “Ne vale la spesa” con cui per ciascuna delle cinque domeniche di Quaresima nella Parrocchia di San Nicola Vescovo verranno raccolti degli alimenti da destinare alle famiglie bisognose.
All’interno della Caritas parrocchiale, a richiamo di uno spirito a servizio del prossimo, si erge un grande manifesto con una delle espressioni più note di Don Tonino Bello, a cui è titolata la Caritas stessa, che recita una delle sue espressioni più note, quella della “Chiesa del grembiule”, che enfatizza il potere della concretezza dei gesti al fianco di quello della liturgia.
Come ha ricordato il collaboratore di Don Tonino, Don Salvatore Leopizzi (Radio Vaticana, 20 aprile): “Stola e grembiule sono il dritto ed il rovescio dello stesso paramento sacro: la stola che ci fa ministri del Vangelo ed il grembiule che ci fa ‘lavapiedi del mondo’, lui usava questa parola”.
Lina Maiolo