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24/Feb/21

L”I.C. Monteleone – Pascoli dona alla Caritas mascherine e gel.

 

Grande gesto di generosità dell’Istituto comprensivo “Monteleone – Pascoli” di Taurianova  che ha  donato alla Caritas Diocesana di Oppido Mamertina – Palmi e alla Parrocchia “Maria SS. delle Grazie di Taurianova, per le persone bisognose, tremila mascherine chirurgiche monouso certificate e 24 bottiglie di gel per la igienizzazione delle mani. Le mascherine sono state consegnate presso i locali della Scuola  dal Dirigente Scolastico  Dott.ssa Maria Concetta Muscolino  e dal suo Vicario Ins. Teresa Ielo, al diacono Vincenzo Alampi Direttore della Caritas Diocesana e al Parroco Don Mino Ciano.

 

          Nel ringraziare l’Istituto comprensivo “Monteleone – Pascoli”, il Dirigente scolastico e il Vicario, per la generosità dimostrata nel donare le mascherine, da destinare alle persone bisognose, in questo momento di grande necessità  a causa dell’emergenza sanitaria, economica e sociale, che purtroppo sta continuando, il Diac. Vincenzo Alampi e Don Mino Ciano, hanno sottolineato la solidarietà e la vicinanza al territorio e alle sue famiglie in difficoltà, che l’Istituto Comprensivo “Monteleone – Pascoli”,  ha sempre dimostrato, con grande sensibilità e  delicatezza e continua a dimostrare con questi importanti e significativi gesti concreti.

 

          Il Dirigente scolastico Dott.ssa Maria Concetta Muscolino, nel suo intervento, dopo aver  evidenziato, tra l’altro, l’importanza del’uso del gel per la igienizzazione delle mani e delle mascherine che limitando la possibilità del contagio e quindi la diffusione del covid-19, riescono a salvare molte vite umane, ha aggiunto che la Scuola ha pensato di donarli ai poveri tramite la Parrocchia e la Caritas Diocesana, per poter raggiungere le famiglie e le persone più bisognose della città e della diocesi, dove operano i due organismi pastorali della Chiesa preposti per la promozione della carità, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica. 

          La Caritas, infatti, tra l’altro, anche come una scuola, promuove la cultura e la testimonianza della carità col metodo della pedagogia dei fatti, cioè parte dai problemi e dalle sofferenze per aiutare tutta la comunità a costruire risposte di solidarietà nella dimensione della partecipazione e della corresponsabilità e poi svolge un ruolo di animazione, per creare una nuova cultura della carità, capace di essere segno dell’amore gratuito di Dio per ogni persona.

          Scuola e Chiesa insieme, allora, per poter raggiungere i più fragili e con un gesto che va al di là del suo pur grande valore e diventa un segno e un messaggio che con la collaborazione  di più organismi e unendo le forze si possono aiutare più famiglie e più persone e, in modo particolare, si possono raggiungere e aiutare i più lontani, i più fragili e i più emarginati. Un segno e un messaggio che non bisogna lasciare indietro nessuno, che dobbiamo colmare le disuguaglianze e dobbiamo fare in modo che chi è rimasto indietro o emarginato possa essere raggiunto e accolto nelle comunità. Questa è anche apertura alla realtà, come aveva auspicato Papa Francesco in un suo incontro con il mondo della Scuola a S. Pietro: “Amo la scuola perché è sinonimo di apertura alla realtà.  E’ un luogo di incontro. E noi oggi abbiamo bisogno di questa cultura dell’incontro per conoscerci, per amarci, per camminare insieme”.


Allegati:

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