Tante gerbere gialle, segno di gioia e pienezza, un’emozione palpabile e la luce di un evento importante hanno colmato di pace la Chiesa di Maria Santissima dell’ Assunta di Anoia lo scorso 22 febbraio, dove, alla presenza del Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina Palmi, Mons. Francesco Milito, è stato consacrato il nuovo altare.
La dedicazione dell’altare rappresenta una cerimonia molto importante all’ interno della chiesa ove lo stesso rappresenta con la sua posizione centrale il fulcro della vita spirituale dei cristiani, così come il cuore pulsante della comunità e questo centro da cui tutto si sprigiona e verso cui tutto converge depone la ragione della sua esistenza e la sua divina essenza nel rito della consacrazione nel momento preciso in cui il Figlio di Dio si offre per noi, sacrificandosi per ristabilire il legame innato con Dio, riaprendoci con amore la porta del cielo e facendosi tempio di Dio stesso.
Come lo stesso Vescovo Mons. Milito ha sottolineato in un’intensa omelia, l’ altare non deve essere inteso come un oggetto astratto bensì come “cattedra di chi esercita in nome del Signore una funzione di insegnamento”, l’altare come cattedra da cui la Parola percorre i cuori per tramutarsi in opere. Si è poi dato corso alla consacrazione dell’altare, che è stato unto con il Sacro Crisma ed incensato, profumi che hanno avvolto la comunità solennemente partecipe. È stato quindi rivestito delle tovaglie ed ornato con fiori e ceri che il Diacono Michele Vomera ha acceso con il cero portogli dal Vescovo accompagnato da un intenso applauso dei presenti.
La celebrazione è proseguita con l’intervento del parroco Don Giuseppe Calimera che visibilmente emozionato ha dato chiarimenti in merito al significato dei due raggi che rispettivamente si irradiano dal centro dell’altare verso la comunità e l’ambone, il tutto sotto lo sguardo dolcissimo della Madonna dell’ Assunta, la cui statua risale al XIX secolo e viene esposta con devozione ed amore nella chiesa.
Un avvolgente senso di gioia ha contagiato tutti i presenti, che anche alla fine della cerimonia di dedicazione hanno calorosamente applaudito l’avvenuta consacrazione, memori di un evento storico che li ha coinvolti e plasmati pienamente con la presenza del Signore, centro del mondo e segno di vita vera per tutti.
Lina Maiolo