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12/Mar/21

Il Sac. Andrea Dipino è tornato alla Casa del Padre.

 

Oggi, 11 marzo 2021, è tornato alla Casa del Padre il Sacerdote Andrea Dipino, Parroco emerito della Parrocchia Sant’Antonio del Bosco di Rosarno.

Don Andrea è nato ad Amalfi, il 9 aprile 1932, da Michele e da Gargano Carmela.

Dopo gli studi filosofici e teologici effettuati presso il Pontificio Seminario Teologico Regionale “Pio XI” di Reggio Calabria, fu ordinato sacerdote dal vescovo, mons. Vincenzo De Chiara, nella Cattedrale di Mileto, l’8 luglio 1956.

Fu vicario parrocchiale presso la Parrocchia di San Nicola in Galatro e, successivamente, parroco della Parrocchia di Sant’Angelo in Gerocarne e di San Nicola in Calimera.

Il 1 ottobre 1986, fu nominato parroco della Parrocchia di Sant’Antonio del Bosco di Rosarno che resse fino a quando, compiuti i 75 anni di età, si ritirò a Cittanova, dove scelse di trascorrere nel silenzio, nel ritiro e nella preghiera l’ultimo tratto della sua esistenza umana e sacerdotale, amorevolmente assistito dai suoi familiari.

Don Andrea è stato un sacerdote discreto e silenzioso, capace di ascoltare e di accompagnare con umiltà le necessità di quanti si avvicinavano a lui per chiedere il soccorso della preghiera e della compassione. Presbitero dai toni pacati e dai gesti dimessi, egli è stato soprattutto un parroco, nel senso più classico e bello del termine di pastor bonus in Populo, il cui singolare ruolo è essenzialmente quello di ammaestrare, custodire, indirizzare, proteggere, difendere e consolare il Gregge cristiano attraverso il ministero della cura parrocchiale.

Don Dipino, coadiuvato dalla capace Comunità delle Suore Francescane Missionarie di Maria e da un attivo gruppo di laici, ha percorso per decenni i lunghi, dieci stradoni immersi nei verdi agrumeti che attorniano la chiesa di Sant’Antonio, vegliando sulle anime dei credenti e ricercandone la salvezza eterna, soprattutto attraverso l’ annuncio della Parola di Dio, la celebrazione dei Sacramenti e la pratica costante della Carità fraterna.

Battezzando i nuovi nati alla vita; celebrando i matrimoni degli sposi; educando i piccoli e i giovani nella fede cristiana; offrendo ai fanciulli per la prima volta il Pane eucaristico; consigliando i genitori; assistendo i malati ed accompagnando nel loro ultimo viaggio i fratelli defunti, don Andrea ha “bruciato” la sua vita per Cristo e per i fratelli nella Chiesa.

Ed ora, accompagnato per l’ultimo tratto dal silenzio e dalla preghiera, si presenta, con le mani piene di buone azioni, alle porte del Paradiso, per ricevere il premio promesso ai buoni operai del Vangelo.

 

A DIO, DON ANDREA!

 

 

 

Sac. Letterio Festa

Direttore dell’Archivio Storico Diocesano


Allegati:

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