Come descrivere tutta l’emozione del cuore durante i lavori della XVII Assemblea Nazionale della nostra Azione Cattolica?
Lavori che sicuramente si sono svolti con modalità alle quali mai immaginavano di dover ricorrere, ma che, in questo anno, hanno aiutato a non essere troppo “distanziati”, anzi, a vivere insieme, nonostante tutto e in mezzo a questo tempo, un pezzo di storia di Chiesa. In questa settimana l’Azione Cattolica è entrata, attraverso gli schermi, le condivisioni e la preghiera partecipata in vicinanza di spirito, nelle nostre case! Si è impregnata delle nostre abitudini, dei nostri luoghi quotidiani ed è stata pervasa da un entusiasmo palpabile dai tanti volti in webcam dei delegati in rappresentanza di ciascun socio.
Un’assemblea particolare, curata nei dettagli, pronta ad affrontare l’imprevisto, testimonianza di un cammino condiviso, con innumerevoli gioie e tante difficoltà, emozioni contrastanti inserite nello straordinario contesto di questo tempo che ha segnato ogni cosa. Un’assemblea adeguata “alla tempesta nella quale ci siamo trovati a navigare”, riadattata in una settimana (dal 25 aprile al 2 maggio), vissuta sulla piattaforma zoom con i 742 delegati e in streaming per essere seguita quasi integralmente da ogni parte d’Italia, in comunione anche con tante AC del mondo.
A dare l’avvio il presidente Matteo Truffelli, che ha ringraziato calorosamente tutti “per la generosità, la responsabilità, la forza e la creatività con cui abbiamo fatto in modo che l’AC non si fermasse, non tirasse i remi in barca, in attesa di tempi migliori, ma continuasse ad essere per migliaia di bambini, giovani, adulti, un’ancora e una compagna di strada”. Il ricordo di tutti i soci e assistenti vittime della pandemia, ha poi lasciato spazio ai saluti istituzionali e alla votazione e nomina del presidente onorario e degli uffici assembleari, con l’intervento della coordinatrice dei lavori al documento assembleare, la quale ha illustrato la struttura e gli obiettivi del documento, poi analizzato e discusso in piccoli gruppi di lavoro.
La serata del martedì si è aperta con la presentazione del progetto nazionale “Al vedere la stella”, che ha permesso all’AC di mantenere un legame missionario con la Terra Santa e l’intervento di Suor Gesù dell’Hogar Niño Dios di Betlemme, è poi proseguita con il saluto del presidente onorario dell’Assemblea, la dott.ssa Francesca Pasinelli, nonché direttrice generale della Fondazione Telethon, con la quale si è creata un’alleanza per unire le forze al servizio dei sogni di molte vite. Hanno poi scaldato il cuore, in uno slancio di appartenenza forte e benedizione, le parole di Mons. Gualtiero Sigismondi, che ha presieduto il momento di preghiera “Un popolo che solleva lo sguardo”, lanciando un augurio all’AC: chiedere lo Spirito di profezia, essere profetica, “sollevare lo sguardo con la lungimirante concretezza dei profeti”!
Giovedì sera, invece, abbiamo vissuto un momento di approfondimento sul periodo della pandemia: “Sulla stessa barca” in AC e con il mondo, rivivendo, attraverso un emozionante video-montaggio, i momenti cruciali di questo tempo, che ci ha spinto ad accogliere tante sfide, a ripensarci; lo abbiamo fatto attraverso le testimonianze delle iniziative che hanno preso vita in tanti paesi e associazioni d’Italia e confrontandoci con due ospiti: Lucia Vantini, vice-presidente delle teologhe italiane e il giornalista Alessandro Sortino.
Giorno 30 aprile, poi, il consiglio nazionale uscente è stato ricevuto in Vaticano da Papa Francesco: sicuramente un incontro carico di commozione, ricco di spunti per tornare alla radice della nostra identità di discepoli-missionari e per leggere i “segni dei tempi” alla luce del Vangelo.
Sabato e domenica sono state, infine, le due giornate cardine di questa intensa settimana, guidate dal presidente dell’assemblea, Pierpaolo Triani. La mattina di sabato è stata riempita dalla profondità e dalla mitezza della relazione di Matteo Truffelli, che planando dall’alto e offrendo una fotografia del quadriennio trascorso, ha puntato l’attenzione sulla Chiesa e l’Azione Cattolica che vogliamo continuare ad essere, per stare sempre accanto a chi ha meno possibilità, essere predisposti al dialogo, a fare scelte condivise, ad accompagnare e scommettere sul nostro essere associazione con passione. Nel pomeriggio sono state aperte le votazioni dei candidati ai vari settori e fino a domenica, con l’avvio dei lavori in gruppi, si è proseguito a proporre e votare gli emendamenti per completare e approvare il documento assembleare da consegnare al nuovo consiglio. La sera di sabato primo maggio, nella giornata dedicata al lavoro, ci siamo messi in preghiera attraverso un momento, “Un popolo che lavora”, guidato da don Fabrizio De Toni e don Marco Ghiazza, che ci ha rilanciato una splendida riflessione: “la biodiversità è più bella della monocoltura”. Domenica l’assemblea si è conclusa con la nomina degli eletti ed una commozione che ha fatto vibrare le corde dell’anima, per le parole affidate alla replica del presidente che, colmo di emozione, ha rivolto un ringraziamento accorato al Signore prima di tutto, a Papa Francesco “per il modo in cui ci costringe ogni giorno a esporre la nostra fede alle domande della vita, ad essere credenti inquieti”, a tutti i pastori “per l’affetto, la stima e le aspettative alte che hanno della nostra associazione”, alle persone a lui vicine, al consiglio nazionale uscente, all’associazione tutta, per la passione con cui riesce a lavorare insieme, con l’augurio di portare a lungo nel nostro bagaglio personale queste esperienze, per dare sempre alla nostra vita forma di discepoli-missionari.
Grazie al consiglio nazionale uscente, al nostro caro presidente Matteo Truffelli: al loro servizio e impegno profusi con tutto il dono di sé e la grande passione educativa. Grazie a chi ha risposto alla chiamata per impegnarsi e spendersi ancora per l’AC e ai nuovi eletti. “Vogliamo bene all’Azione Cattolica, spazio di speranza” e “siamo giardinieri di questo popolo numeroso che abita questa città”!
Erika Parrello
Consigliere diocesano per il Settore Giovani