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07/Ago/21

Il campo estivo giovani – Sognare con cinque pani e due pesci

Martedì 27 luglio è partita l’avventura del campo estivo giovani tra la parrocchia Santa Famiglia di Palmi e la parrocchia Santa Teresa di Gesù Bambino in Cannavà di Rizziconi. I ragazzi coinvolti, per tre giorni hanno vissuto momenti di preghiera, spensieratezza e riflessione comunitaria, guardando sempre al tema centrale dell’iniziativa: partire dai propri sogni. Gli undici ragazzi, meditando sul Vangelo di Giovanni 6,1 – 15, sulla moltiplicazione dei cinque pani e due pesci sono stati esortati a tirare fuori il meglio di sé stessi e a non accontentarsi. Perché, come dice Papa Francesco, “Il Signore non vuole che restringiamo gli orizzonti. Non siamo fatti per sognare le vacanze o il fine settimana, ma per realizzare i sogni di Dio in questo mondo”.

Appena arrivati al Villaggio Dei Giovani, campo residenziale gestito da Attendiamoci Onlus di Reggio Calabria, siamo stati accolti da Giovanni, che ci ha raccontato la storia della struttura. Siamo rimasti colpiti da come 20 anni fa, un gruppo di ragazzi siano partiti dal sogno di far diventare quel poco che avevano, i loro “cinque pani e due pesci”, un bene confiscato alla mafia, un luogo di ristoro e aggregazione per giovani.

Io, don Vincenzo, ho iniziato questo campo con la speranza di poter dare qualcosa agli undici ragazzi che hanno condiviso questa esperienza con me: vivendo e pregando con loro ho scoperto giorno per giorno che, come il Signore scriveva nelle loro vite, stava scrivendo cose nuove anche nella mia. Nel meditare questo articolo ho pensato che esso poteva descrivere ciò che abbiamo vissuto solo attraverso i pensieri di ognuno di loro, qui di seguito riportati:

“È stata un’esperienza emozionante, ricca di sorrisi, pianti e tante riflessioni. Mi ha aiutata a pensare molto e riflettere su me stessa e sul mio futuro. Sarei voluta stare lì molto più tempo!”

“Quest’anno ho avuto l’opportunità di partecipare ad un campo estivo organizzato da Don Vincenzo con le ragazze della Parrocchia di Palmi. Per me è stata una nuova esperienza, ma posso affermare che è stato davvero piacevole conoscere nuove ragazze, condividere le attività organizzate con loro, vivere insieme e collaborare, ma soprattutto sono molto entusiasta di aver potuto riscoprire una parte di me e aver avuto tempo per riflettere. Inoltre abbiamo toccato un argomento in particolare a cui tengo molto, “I sogni”. Grazie alle attività fatte insieme ho messo un po’ di ordine nei miei pensieri e ho avuto modo di capire ciò che per adesso è il mio obiettivo. Spero di avere l’opportunità di partecipare ad un altro campo in compagnia di altre ragazze perchè questo tipo di esperienze insegnano sempre qualcosa.”

“Il campo estivo a cui ho partecipato per me è stata un’esperienza meravigliosa perché oltre ad essermi divertita tanto ho conosciuto anche altre ragazze;è una bella esperienza che almeno una volta nella vita si deve fare.”

“Questo campo estivo è stato fantastico, ho fatto nuove amicizie, ho svolto attività molto interessanti, e mi sono divertita insieme ai miei amici. Sono molto contenta di aver partecipato”.

“In questi tre giorni in cui siamo stati nella Casa dei Giovani, ho imparato ad apprezzare anche semplici momenti di compagnia, abbiamo riso e scherzato, fatto conoscenza con persone nuove, condiviso momenti di fede anche divertendoci, le sere sulla spiaggia, le nottate a ridere e giocare, piccoli attimi di svago in compagnia che ti restano nel cuore, lì dove porterò questa esperienza”.

“Stare tre giorni al campo estivo è stato bellissimo. Eravamo in una casa che si affaccia sul lungomare, proprio meravigliosa. Su questo campo estivo posso dire che sono cresciuta molto sia in fede per Dio sia come persona. È stata un’esperienza molto bella e mi rimarrà nel cuore. Aver conosciuto ad una ad una le persone che hanno intrapreso questo cammino è stato molto bello. Aiutare don Vincenzo nell’organizzazione mi è servito molto per capire cos’è Gesù nella mia vita”.

“È capitato, ultimamente, che qualcuno mi dicesse “a 23 anni campo estivo?”. Ed ecco, dopo 2 giorni, a pensare a tutto quello che è stata per me quest’esperienza. La convivenza con altre persone, i pranzi e le cene condivise, le risate, le voci diverse, ma all’unisono in preghiera. E ancora, le passeggiate e le chiacchierate. È stato un campo estivo profondamente stimolante, ricco di momenti di gioia, di preghiera e riflessione e di adorazione. Le celebrazioni sono state pensate per essere brevi, sì, ma intense e coinvolgenti, i momenti di preghiera sono stati ricchi di spunti di riflessione e introspezione, per scoprirsi e scoprire che Dio opera anche attraverso i nostri “sogni” più profondi, i nostri desideri, intesi come realizzazione personale e soprattutto come sostegno e servizio per gli altri. Ho stretto rapporti con gli altri, con me stessa e, per quanto possibile, ancora più forte anche con Dio; ho riflettuto, ho chiesto scusa, ho capito e ho realizzato molto, nonostante l’esperienza sia durata poco. Il campo è stato questo, ma anche molto altro, perché nonostante ogni cosa porti con sé il positivo e il negativo, sta a noi decidere quale piatto della bilancia rendere più pesante, per portare con noi una brutta memoria o uno splendido ricordo, per molto tempo, nell’attesa che arrivi la prossima occasione per rivivere le stesse emozioni”.

“Al termine di questa magnifica esperienza, posso dire di essermi trovata bene con tutte le persone che hanno partecipato a questo campo facendo nuove conoscenze e amicizie. Ho avuto modo, grazie ai momenti di preghiera, di riflettere soprattutto sui miei sogni e cercare di capire come realizzarli”.

“È stata un’esperienza bellissima,che se potessi rifarei moltissime volte, mi sono divertita molto sia con le mie compagne di stanza che con le altre ragazze, ed è stato davvero molto divertente”.

“Questi tre giorni sono stati fantastici e sono stati fantastici, specialmente i momenti di preghiera. In questi giorni ho aperto me stessa a Dio, e, grazie a Don Vincenzo, sono cresciuta un po’ di più e ho aperto il mio lato fragile per vincere le mie paure”.

“Undici ragazzi che per tre giorni con l’aiuto di Dio hanno provato a dare concretezza ai propri sogni e tirare fuori la ricchezza che Dio ha seminato in ognuno di loro”.

 

Don Vincenzo Condello e i giovani: Benedetta, Carmen, Antonella, Lucia, Elisa,  Rossella Aurora, Maria Rita, Vittoria, Giulia, Luana e Rebecca.


Allegati:

Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

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