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12/Ago/21

Don Luigi Occhiuto

Don Luigi Occhiuto, nato a Santa Eufemia d’Aspromonte, il 21 luglio 1925, da Antonino e da Maria Chiappalone, dopo 70 anni di vita sacerdotale – ricordati il 5 agosto scorso, pochi giorni fa, con una semplice ma intensa Celebrazione Eucaristica, concelebrata, nella sua casa, con il nostro Vescovo, Mons. Francesco Milito; il Parroco di Sant’Eufemia, don Marco Larosa e il Vicario foraneo, don Giuseppe Sofrà e i suoi familiari che lo hanno amorevolmente assistito in questi ultimi anni della sua esistenza – ha concluso la sua vita terrena al tramonto dell’11 agosto.

Messa per il 70° Anniversario di sacerdozio di don Luigi Occhiuto

Ora, nella beata pace del Paradiso, raccoglie i frutti di quel lungo ministero sacerdotale che don Occhiuto ha svolto con convinzione, amore e zelo, soprattutto come parroco, con il servizio della Parola, la celebrazione dei Sacramenti e, soprattutto, il Sacrificio Eucaristico.

Don Luigi si preparò all’Ordinazione sacerdotale nel Pontificio Seminario “Pio XI” di Reggio Calabria per essere, poi, ordinato Presbitero, il 5 agosto 1951, nella sua Santa Eufemia, da Mons. Enrico Nicodemo, Vescovo di Mileto.

Fu dapprima Animatore nel Seminario miletese, dal 1951 al 1952, per poi essere nominato Parroco della Parrocchia di San Fantino in Taureana di Palmi, che resse dal 3 maggio 1953 al 7 ottobre 1957.

Rientrato nel paese natale, fu Parroco della Parrocchia di Maria SS. delle grazie dal 28 marzo 1962 al 28 agosto 2000 e insegnante di religione nelle scuole pubbliche.

Possiamo sintetizzare l’arco della sua vita sacerdotale dicendo che don Luigi ha vissuto, fino alla fine, il suo essere prete come servizio: a Dio, con una fede essenziale, concreta, coerente, affidandosi fino alla fine alla volontà del Signore e agli altri, servendo la Chiesa con tutto se stesso, con la sua umanità, il suo carattere, le sue competenze, la sua saggezza, il suo amore per i fratelli.

Oggi, come Comunità diocesana, diciamo grazie al Signore che ce lo ha donato e che ora lo accoglie nella luce e nella pace del suo Regno, donandogli il ristoro per tutte le sue fatiche: “Vieni, servo buono e fedele, prendi parte alla gioia del tuo Padrone” (Mt 25,21.23).

Sac. Letterio Festa

Direttore dell’Archivio Storico Diocesano

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