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16/Mar/22

Identità e vocazione del catechista – ritiro interparrocchiale parrocchia Santa Famiglia e Maria SS. Addolorata

Domenica 13 marzo 2022 , seconda di Quaresima, presso la Parrocchia Santa Famiglia in Palmi, si è tenuto un ritiro spirituale e di formazione interparrocchiale che in spirito sinodale ha visto la partecipazione del gruppo catechisti della Parrocchia Maria Santissima Addolorata in Rosarno e della Parrocchia Santa Famiglia in Palmi.  

Il Ritiro, guidato da don Giuseppe Sofrà parroco della parrocchia ospitante e direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, a cui ha partecipato anche il parroco don Rosario Attisano della Parrocchia Maria Santissima Addolorata, ha affrontato la tematica dell’identità e della vocazione del catechista.

Il ritiro/approfondimento ha prima visto la relazione di don Sofrà che ha toccato punti fondamentali quali:  le caratteristiche del catechista come annunciatore; il catechista come discepolo, annunciatore e missionario; la competenza relazionale, capacità di annuncio e narrazione la capacità di educare sapendo leggere i segni di Dio, la capacità d’introdurre nella vita della comunità.

Dopo la riflessione, i presenti si sono divisi in piccoli gruppi di lavoro in cui si è sperimentata la sinodalità e la bellezza del confronto interparrocchiale in cui è emersa l’identità del catechista. Sono stati approfonditi “il senso dell’annuncio oggi” individuando i passi per viverlo rispettando la propria identità. Dai lavori di gruppo è emerso che la formazione permanente è fondamentale per poter essere credibili annunciatori del Risorto anche conoscendo i linguaggi contemporanei che aiutano a trasmettere il Cristo ai ragazzi/e nativi digitali. 

Il catechista non è un insegnante, non è un semplice educatore ma accompagna nella Fede e nella crescita i ragazzi/e che gli vengono affidati.  Il momento è stato occasione propizia per i presenti per conoscersi meglio, sollecitati anche dalla presenza gioiosa e disponibile dei due parroci don Attisano e don Sofrà che hanno testimoniato la bellezza della stima reciproca tra confratelli nel sacerdozio dando coerente testimonianza che l’essere annunciatori del Risorto è innanzitutto la gioia e la stima reciproca.

L’esperienza ha aiutato a rafforzare la consapevolezza che è importante “formarsi per formare” e la convinzione che è bello gareggiare nello stimarsi a vicenda e aiutarsi a livello comunitario ed interparrocchiale a crescere nella Fede ed il catechista è chiamato a far innamorare di Cristo. 

 

Mara Rosarno
(responsabile catechisti Parrocchia Maria SS Addolorata)

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