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17/Mag/22

“Il Carrello della Condivisione”, inaugurato il primo emporio solidale della Diocesi di Oppido Mamertina-Palm

Porta la Gioia nel nome la città dove un nuovo disegno di comunità si compie: a Gioia Tauro nasce infatti “Il Carrello della Condivisione”, il primo Emporio Solidale della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, ed è il sole radioso della terza domenica di Maggio a celebrarne l’inaugurazione, come fosse la luce una benedizione dal cielo. Si celebra la creazione di un progetto di carità, percorso da un unico sentimento: l’amore verso i più bisognosi, una realtà le cui origini  sconfinano i muri delle divisioni e attraverso  il ponte dell’unità  intessono radici di amicizia profonda e lungimirante.

Alla presenza del Vescovo S.E. Mons. Francesco Milito si è svolta una cerimonia ricca di spunti di riflessione pieni  di quella velata speranza che nutre i sogni nonostante il tema tristemente trattato sia quello della piaga dell’umanità più difficile da risanare: la povertà, ed è proprio per attuare migliori strategie unendo le forze che i parroci delle quattro parrocchie di Gioia Tauro, Don Antonio Scordo, Don Giovanni Gentile, Don Natale Ioculano e Don Giovanni Battista Tillieci affiancati nel delicato compito dell’organizzazione dall’Associazione I Segni dei Tempi, braccio operativo della Caritas Diocesana di Oppido Mamertina-Palmi,  hanno scelto la strada dell’unione per migliorare i servizi a favore delle persone più bisognose.

Apre gli interventi che hanno preceduto la benedizione dell’Emporio, Don  Giovanni Battista Tillieci Parroco della Chiesa San Gaetano Catanoso, che ripercorrendo le fasi che hanno condotto all’idea di un progetto comunitario con le altre parrocchie, mette in rilievo l’impellenza di adottare come stile di vita la “logica del condividere” a partire dalla prima “tappa di grazia” del neo-nato emporio, punto di partenza per altre nuove iniziative a favore delle persone che vivono in situazioni di disagio. Parole di ringraziamento sentite verso il Vescovo, mente pensante del “Piano Gioia Tauro”, progetto di rilancio ricco di modelli comunitari importanti attuato sul territorio gioiese, altre ricche di stima verso l’impegno della Caritas Diocesana, nella persona del Direttore Diac. Vincenzo Alampi, altresì Presidente dell’Associazione I Segni dei Tempi,  ed  altre ancora piene di intensità  verso il Diacono Michele Vomera, Vice Direttore della Caritas Diocesana, referente nel coordinamento dell’Emporio,che al fianco dei volontari ha profuso un accorato impegno nell’affiancare i parroci nelle varie fasi di realizzazione.

Continua il Direttore della Caritas Diocesana Diac. Vincenzo Alampi con l’augurio che l’Emporio possa diventare “un punto di riferimento cordiale per i più bisognosi dove prendere coscienza della povertà” citando Papa Francesco nell’indicazione del triplice  modello da seguire per una corretta apertura verso il mondo della solidarietà, ovvero: “ripartire dal Vangelo, ripartire dai poveri e farlo con creatività”.

Un intervento intriso di emozione anche quello del Vice Direttore della Caritas diocesana Diac. Vomera, riflessioni che richiamano il motto Episcopale del Vescovo Milito “Caritas, Veritas, Unitas”, Carità, Verita ed Unità, ingredienti indispensabili per un progetto importante come quello dell’Emporio solidale , da vivere con lietezza “come solo i veri cristiani sanno essere donando con gioia”. “Un’ innovazione al precedente modo di operare delle singole Caritas parrocchiali, che restituisce dignità alle famiglie, chiudendo l’era del pacco e solcando una strada fatta di ascolto e vicinanza, un segno tangibile, continua il Diac. Vomera, del cammino sinodale intrapreso nella Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, potenzialmente ripetibile anche in altri contesti del territorio”.

Sua Eccellenza Mons. Milito, prosegue ringraziando i Parroci e ripercorrendo il loro percorso di crescita  comunitaria attraverso il richiamo all’impegno dei loro rispettivi predecessori, un modello  di Chiesa sperimentato sulla base del “vivere con unità pur non perdendo la propria identità, con essenza di carità e amore”, un modello quello di Gioia Tauro importante che diventa “cattedra” attraverso l’opera dell’emporio “nuova casa della carità della comunità gioiese”.

Chiude gli interventi il Sindaco della città Aldo Alessio, parole ricche di speranza le sue che nell’apprezzamento della nascita dell’Emporio  “un nuovo fiore verso un nuovo umanesimo” lancia un invito di cooperazione ai cittadini richiamando l’unanime desiderio di riscatto rispetto le criticità presenti sul territorio, da attuare attraverso il rafforzamento delle risorse per una maggiore crescita globale.

Seguono la benedizione, da parte del Vescovo, della sede dell’Emporio ed il taglio del nastro, che segna l’inizio di un nuovo obiettivo comune da raggiungere, quello di “perseguire il bene facendolo bene”, come spesso lo stesso Vescovo ha espresso; un luogo quello dell’Emporio dove “chi può da’ e chi non può riceve”, uno scambio reciproco di empatia che rende tutti testimoni dell’amore filiale di Dio, una meta da raggiungere ogni giorno, possibile grazie all’aiuto dei volontari, anima e cuore del progetto e della comunità tutta, che con gioia ha accolto questo innovativo progetto di carità .

Lina Maiolo


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