La Comunità Ruah di Bergamo, grazie alla Caritas Diocesana di Oppido Mamertina – Palmi, negli anni scorsi ha conosciuto l’esperienza degli operatori della Caritas di Drosi, una frazione del Comune di Rizziconi, che da oltre dieci anni, insieme alla Caritas Diocesana, sostengono gli immigrati nella ricerca di case in affitto, per gli immigrati che alloggiano in baracche, tendopoli, container e casolari di emergenza, il “modello Drosi”, per consentirgli una vita più dignitosa e serena e con loro ha partecipato al progetto per reperire ed arredare altri appartamenti e case, per fornire uno stile di vita più umano e rendere gli immigrati, nel tempo, responsabili del luogo dove abitano e integrati nel paese di Drosi.
Da ciò è nata l’idea di fare un murale con i ragazzi di Drosi che richiami il senso dell’accoglienza della cittadina di Drosi e perché gli abitanti e gli immigrati, possano ritrovarsi in una piazza del paese e festeggiare insieme questo progetto di accoglienza di forte impatto inclusivo.
I ragazzi di Drosi sono stati i veri protagonisti perché sono loro che hanno dipinto il murale, sulla parete della Scuola primaria che negli anni scorsi, 2016 e 2017, quando era stata concessa come CAS, Centro Accoglienza Straordinaria gestito dalla Caritas, ha ospitato diverse famiglie immigrate per più di venticinque persone e ha visto anche nascere tre bambini. I ragazzi di Drosi, in questi giorni, si sono divertiti con giochi, disegni e pitture e oltre il murale, a coppie hanno disegnato i contorni del loro corpo su dei cartoni che poi hanno ritagliato e colorato per esprimere l’emozione di “noi accogliamo”, “verso un noi sempre più grande”, come ci incoraggia Papa Francesco e nel segno dell’incontro fraterno e del cammino sinodale diocesano, come ci sprona il nostro Vescovo Francesco. Le sagome disegnate dai ragazzi di Drosi verranno appese nel paese e poi li conserveranno i ragazzi, come ricordo e memoria di questa coinvolgente iniziativa inclusiva.
I ragazzi di Drosi hanno partecipato alla realizzazione del murales, coordinati da Gianrica Filippi e Giulio Barone della Comunità immigrati Ruah di Bergamo, in collaborazione con la Caritas Diocesana di Oppido Mamertina – Palmi, diretta dal diacono Cecè Alampi e la Caritas Parrocchiale di Drosi presieduta dal parroco Don Nino La Rocca, insieme a tutta la Comunità cittadina che ha accolto con grande piacere l’iniziativa. Un intreccio che è diventato racconto in cui il protagonista è ogni partecipante. Ognuno ha svolto il proprio operato autonomamente, pur seguendo le dinamiche del gruppo. La linea guida è stato un quadro dell’artista Paul Klee, un paesaggio cittadino, rivisto tramite l’esperienza dell’anima. E così immaginiamo il paese di Drosi, i colori caldi rappresentano il calore umano degli abitanti che hanno abbracciato questo progetto di fratellanza e poi c’è una sagoma non colorata che rappresenta ciò che di buono c’è sempre nella nostra storia antica che non è da buttare via.
Il murale verrà inaugurato dagli artisti in una serata di festa, presenti gli abitanti e gli immigrati di Drosi, il parroco, il sindaco, i responsabili della Caritas Diocesana e Parrocchiale, i volontari e alcuni rappresentanti della Comunità Ruah di Bergamo, giorno 25 giugno 2022, alle ore 19,00.
I destinatari del progetto sono i ragazzi di Drosi.
Il laboratorio si è svolto nel pomeriggio dei giorni scorsi. I costi del murales sono a carico della Comunità immigrati Ruah di Bergamo.
Il laboratorio è curato e tenuto da Filippi Gianrica, coadiuvata da alcune giovani volontarie del Bosco di Rosarno.