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09/Ago/22

I Diaconi della nostra Diocesi al XXVIII Convegno Nazionale della Comunità del Diacono in Italia

Una tradizione che si rinnova ogni due anni, il Convegno Nazionale organizzato dalla Comunità del Diaconato in Italia, con la presenza di un bel gruppo di diaconi della nostra Diocesi, alcuni insieme alle loro mogli e ai loro figli, il gruppo più numeroso presente, che hanno partecipato al XXVIII Convegno Nazionale che si è svolto ad Assisi presso la Cittadella Ospitalità dal 3 al 6 agosto, accompagnati dal Delegato Vescovile don Giovanni Battista Tillieci che ha caldeggiato e voluto questa partecipazione, consentendola grazie anche al contributo economico della Diocesi che per la nostra formazione si dimostra sempre attenta e generosa.

Insieme a noi un diacono della Diocesi di Catanzaro-Squillace e una coppia di laici della Diocesi di Acireale, che si sono ben amalgamanti con il gruppo arricchendolo di esperienze particolarmente toccanti ed edificanti.

Prima di arrivare ad Assisi due momenti molto belli vissuti il primo con la sosta alle Cascate delle Marmore, tre imponenti salti d’acqua di diversa altezza e conformazione nel territorio naturale della Valnerina in provincia di Terni, collegati tra loro da una serie di percorsi che si snodano in parte in pianura e in parte in salita, a contatto con la natura che ti invita spontaneamente a lodare il Signore per la bellezza del creato.

Il secondo con pernottamento il giorno 2 agosto nelle quiete di Cascia, luogo scelto in comune accordo per rivivere i luoghi di santa Rita, la Patrona dei casi impossibili, per affidare alla sua protezione le nostre famiglie e in un abbraccio ideale tutte le famiglie della nostra Diocesi.

E poi giorno 3 l’arrivo ad Assisi, subito immersi nell’atmosfera dei luoghi della spiritualità di Chiara e Francesco, alloggiati presso la Casa del Terziario, di fronte alla Chiesa della Spogliazione, dove si trova la cripta del Beato Carlo Acutis visitando la quale abbiamo iniziato le nostre giornate, per abbeverarci al profumo delle sua santità, lui giovane adolescente ma così ricco di Dio.

Coinvolgente è stata la tematica del Convegno: la Sinodalità come stile diaconale, Diaconi sulla strada a servizio della missione della Chiesa.

La prolusione, a cura di S.E. Mons. Luis Marin de San Martin, incentrata sulla Sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa, ha aperto i lavori suddivisi in tre sessioni, la prima su Diaconia e Sinodalità, un cammino da vivere insieme e Sinodalità come stile diaconale; la seconda su Diaconia e Fragilità, un sogno da vivere insieme Fratelli tutti; la terza Diaconia e Diaconato, un servizio da vivere insieme, il Cammino della Comunità del Diaconato in Italia.

Particolarmente utili sono stati i laboratori di sinodalità suddivisi in tre gruppi, il gruppo spose e coppie, il gruppo delegati, e il gruppo diaconi. I lavori in questi gruppi ci hanno consentito di parlare della nostra esperienza e di ascoltare le esperienze degli altri diaconi, in un’atmosfera di fraterna e arricchente apertura dei cuori.

I momenti più belli sono stati quelli dell’ascolto delle esperienze sinodali diaconali che hanno dimostrato come il ministero del diacono possa realmente realizzare in pieno il desiderio della “Chiesa in uscita” di papa Francesco, di una Chiesa vicina agli ultimi, sulle strade delle periferie esistenziali, incontro a quanti ancora aspettano l’annuncio della salvezza. Esperienze edificanti che hanno toccato il cuore di tutti noi diaconi presenti facendoci comprendere la grandezza del dono che il Signore ha fatto alla nostra Chiesa locale con il diaconato e suscitando propositi di apertura a nuove esperienze, coscienti dell’immenso bene di cui possiamo essere portatori.

Particolarmente coinvolgente è stato il pellegrinaggio a piedi dalla Cittadella a san Damiano, guidato dal nostro Diacono Cecè Alampi e animato dai diaconi della nostra Diocesi, un pellegrinaggio sulle orme di San Francesco che pregando davanti al Crocifisso presente all’interno della chiesa, e dopo aver chiesto insistentemente luce per il suo cammino, fede e speranza, lo sente parlare e chiedergli per tre volte di “riparare la sua casa che va in rovina”. Forte il richiamo del padre Guardiano del luogo a tutti noi a portare la parola del Signore a coloro a cui ci manda e a servire come san Francesco le persone più fragili, come lui i lebbrosi, perché servendo loro si serve il Signore.

Momenti belli sono stati pure quelli trascorsi nelle uscite serali con un Cicerone di turno colto e sapiente, il nostro Delegato don Giovanni Battista, che avendo vissuto ad Assisi, ci ha informato con dovizia sui luoghi che visitavano e sulla spiritualità capace di evocare la presenza dei grandi santi che hanno abitato questa terra.

Unanimi i ringraziamenti a don Giovambattista Tillieci per la sua presenza rassicurante e per le sue riflessioni illuminanti e di sprone per il futuro della vita diaconale nella nostra Diocesi e a tutti i partecipanti per la forte esperienza di grande comunione, preghiera e formazione vissuta, perché siamo stati proprio bene insieme, perché il cammino dello Spirito è un cammino in salita ma ogni tappa raggiunta è una conquista, perché quando ci si sta insieme ci si arricchisce di quella pienezza che è propria della relazione, e nel nostro caso in maniera particolare perché segnata da Cristo che nel ministero ordinato ci chiama ad essere ministri di condivisione.

Attenderemo con ansia il prossimo Convegno, coscienti della sua importanza per vivere fraternamente insieme altri giorni di gioia e pace nello spirito.

Diacono Cecè Caruso

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