“Parlare col cuore: Veritatem facientes in caritate (Ef 4,15)”. Questo il tema che il Papa ha scelto per la 57.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà nel 2023.
Dopo “Ascoltare con l’orecchio del cuore”, e arrivato il tempo di parlare col cuore, i due temi infatti idealmente si collegano, come precisa la nota ufficiale diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede e “vuole inserirsi in particolare nel cammino che condurrà tutta la Chiesa alla celebrazione del Sinodo di ottobre 2023. Parlare con il cuore significa “rendere ragione della speranza che è in noi” (cfr 1Pt 3,14- 17) e farlo con mitezza, utilizzando il dono della comunicazione come un ponte e non come un muro”.
Quindi l’appello ad andare in direzione opposta alla massa: “In un tempo contraddistinto – anche nella vita ecclesiale – da polarizzazioni e dibattiti esasperati che esacerbano gli animi, siamo invitati ad andare controcorrente. Non dobbiamo temere di affermare la verità, a volte scomoda, che trova il suo fondamento nel Vangelo ma non dobbiamo disgiungere questo annuncio da uno stile di misericordia, di sincera partecipazione alle gioie e alle sofferenze dell’uomo del nostro tempo, come ci insegna in modo sublime la pagina evangelica che narra il dialogo tra il misterioso Viandante e i discepoli di Emmaus”.
Un cuore che parla con gli occhi sulla storia e l’arma del dialogo: “Oggi, nel drammatico contesto di conflitto globale che stiamo vivendo, è quanto mai necessario l’affermarsi di una comunicazione non ostile. Una comunicazione aperta al dialogo con l’altro, che favorisca un “disarmo integrale”, che si adoperi a smontare “la psicosi bellica” che si annida nei nostri cuori, come profeticamente esortava San Giovanni XXIII, 60 anni fa nella Pacem in Terris. È uno sforzo che è richiesto a tutti, ma in particolare agli operatori della comunicazione chiamati a svolgere la propria professione come una missione per costruire un futuro più giusto, più fraterno, più umano”, conclude la nota.
Ufficio Comunicazioni Sociali