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17/Nov/22

“Gesù Cristo si è fatto povero per voi” – VI Giornata Mondiale dei Poveri nella Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi

“Gesù Cristo si è fatto povero per voi”, questo il tema che Papa Francesco ci ha dato per vivere la VI Giornata Mondiale dei Poveri da lui istituita, come segno del Giubileo della Misericordia e che quest’anno è stata celebrata sabato 12 novembre a Gioia Tauro nella Parrocchia San Gaetano Catanoso.

La scelta è ricaduta su Gioia Tauro in quanto luogo simbolo del “percorso di evoluzione della carità” a fronte della trasformazione dei singoli centri di distribuzione di alimenti delle parrocchie (Parrocchia Sant’Ippolito Martire, Parrocchia Maria SS Portosalvo, Parrocchia San Francesco da Paola e Parrocchia San Gaetano Catanoso) in un’unica realtà, la “Caritas Interparrocchiale di Gioia Tauro”, volta a contrastare la crescente povertà in questo tempo di grave crisi economica e sociale. La celebrazione della Santa Messa è stata preceduta da un convegno, presieduto da Sua Eccellenza Mons. Francesco Milito, al quale sono stati invitati tutti gli operatori della carità della diocesi di Oppido-Palmi. Presenti il Diac. Michele Vomera, Direttore della Caritas Diocesana, e il Diac. Vincenzo Alampi, Responsabile dell’Osservatorio Pastorale delle Ultimanze.

Ad aprire il convegno il Vescovo Milito che nell’ illustrare il profondo significato del Sinodo diocesano ha espresso agli operatori l’urgenza di concretizzare “un Sinodo vissuto e non soltanto pregato”, un mandato diretto alle parrocchie nell’ottica di una “Caritas che deve rappresentare il cuore della Chiesa che si arrende al Vangelo”.

A seguire l’intervento del Diac. Vincenzo Alampi che nel ringraziare i volontari per la loro missione a servizio dei poveri “veri protagonisti della giornata”, ha ricordato le tre vie da percorrere per una carità pienamente vissuta indicate da Papa Francesco in occasione del 50mo anniversario dalla fondazione di Caritas Italiana, ovvero: la “Via degli ultimi”, la “Via del Vangelo” e la “Via della Creatività”. “Ripartire assumendo l’atteggiamento della comunità”, è questo il monito che lancia Don Cecè Alampi, e lo fa con cognizione di causa da nuovo delegato per l’Osservatorio delle Ultimanze; “Ultimanze”, un termine nuovo creato dal Vescovo Milito che racchiude il volto degli “ultimi”, non solo dei poveri di cibo, ma di tutti coloro che vivono ai margini di un vissuto sofferente nel contesto del nostro territorio e che con dovizia di particolare vengono menzionati dal Diac. Alampi nel corso del suo intervento.

Riprende il tema delle Ultimanze il Diac. Michele Vomera, che coinvolge gli operatori presenti per esprimere una riflessione o un’esperienza personale. Molte le piaghe sociali che emergono, si parla di disoccupazione, di sanità precaria, delle forme di marginalità, di istituzioni passive davanti a molti bisogni e dell’urgenza di intervenire senza indugio cooperando concretamente sulla via di un “Sinodo” vissuto. Spicca una frase importante:” Gli ultimi li creiamo noi con il nostro super io”, una riflessione che getta le basi per una forma di discernimento personale e lo sviluppo di un moto di maggiore sensibilità verso il prossimo. “L’unione delle parrocchie costituisce un chiaro segno di evoluzione della carità”, continua il Diac. Vomera, “un’iniziativa che si propone di ridare dignità a chi si rivolge alla Caritas annullando l’idea di una prassi di assistenzialismo consolidata appunto dalla consegna di un pacco di viveri, un progetto che mira a raggiungere attraverso l’ascolto i sentimenti di chi vive in una situazione di disagio”.

Al termine del convegno dopo la Santa Messa nella Chiesa San Gaetano Catanoso è stato presentato il Concorso fotografico “Ultimanze e periferie esistenziali. Riflessi di umanità” promosso dalla Caritas Diocesana e rivolto ai giovani del territorio diocesano, ed è stata donata una candela dipinta a mano con il logo del Sinodo realizzata dai beneficiari del Progetto APRI della Parrocchia S. Girolamo in  Cittanova, un simbolo di fraternità e di quella luce di speranza indispensabile ad ognuno per percorrere al meglio il cammino della Carità.

Lina Maiolo
Ref. Ufficio Stampa Caritas Diocesana


Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

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