Lo scorso fine settimana si è tenuto nella nostra Diocesi (c/o il Centro di riconciliazione Presenza) il 19° Convegno Nazionale <<CREDERE NELLA VITA” – Auto Mutuo Aiuto e il coraggio di ricominciare a vivere>>, organizzato dal Coordinamento Nazionale dei Gruppi di Auto Mutuo Aiuto(AMA) per Persone in Lutto, dall’Associazione Figli in Paradiso – Ali tra Cielo e Terra e dall’Associazione “Figli tra gli Angeli” (comunità diocesana che è parte integrante da diversi anni del Coordinamento). Il Convegno ha avuto il patrocinio della Diocesi di Oppido-Palmi, del Comune di Palmi e della Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria. Erano presenti delegazioni o gruppi provenienti da tutta Italia (Lombardia, Friuli, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Campania e Sicilia) e si è arricchito ulteriormente con tre coppie di genitori provenienti da Murcia(Spagna).
Il Coordinamento persegue l’intento di promuovere la conoscenza e la diffusione dei gruppi AMA per chi soffre o ha sofferto un lutto. Annualmente organizza un convegno sui temi che riguardano il vivere e il morire. Un’occasione unica per scambiare esperienze, portare testimonianza, ma anche crescere e creare legami di amicizia. In particolare, si vuole riflettere su ciò che ha comportato e comporta il lutto per tutti coloro che, nel territorio in cui si svolge e non solo, hanno subito una perdita. Un modo per aiutare chi è rimasto e ricordare chi non c’è più, ma ancora vive nella memoria. Parlare pubblicamente della morte fino a pochi anni fa sembrava impossibile, perché la società moderna aveva rimosso il tema morte, tenendolo fuori dai discorsi così come i cimiteri stanno fuori dalle città.
Il titolo che si sceglie rappresenta il biglietto da visita per avvicinare le persone potenzialmente interessate a quello che si ha da proporre e guadagnarsi così la possibilità di trasmettere loro qualcosa, in questo caso la voglia di ricominciare a vivere. Oltre al titolo, naturalmente sono necessari innanzitutto i contenuti validi, portati da relatori altrettanto efficaci, per trasformare un congresso in un ricordo positivo che si imprime nella mente dei partecipanti ma ci piace anche evidenziare che non si devono sottovalutare mai gli aspetti logistici: alla fine dietro al risultato positivo c’è un processo organizzativo impegnativo, e riuscire a coinvolgere come relatori il fior fiore degli esperti nazionali di elaborazione del lutto, un gruppo di esperti d’eccezione che ha dato lustro e smalto a questa iniziativa, che donano gratuitamente il loro tempo senza aspettarsi qualcosa in cambio, non è facile. È piaciuto molto lo stile e lo spirito che li ha animati, la loro grande professionalità, competenza e umiltà, facendo a tutti i partecipanti un dono prezioso: le istruzioni per utilizzare gli strumenti per conseguire la ri-nascita.
È bene precisare che il metodo del gruppo di Auto Mutuo Aiuto, data la sua efficacia, è riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come strumento per il recupero del benessere psicofisico della persona. La partecipazione al gruppo è GRATUITA.
Figli tra gli Angeli ha attivato nella Diocesi il Gruppo A.M.A. <<Ri-cominciare… Non è mai troppo tardi>>, nato per accompagnare i genitori verso la consapevolezza che da lì in avanti si può provare a RI-partire, a diventare diversi, un po’ alla volta. Vogliamo evidenziare quella piccola sillaba “RI”, due sole lettere che dicono “da capo”, “ancora”, “di nuovo”, “un’altra volta”, ma soprattutto “non ti devi arrendere, ci sono persone di cui ti devi occupare, non ti è concesso rassegnarti”. Nel gruppo ci si racconta, senza vergogna. Perché non c’è nulla di cui vergognarsi. Non noi almeno. Nel gruppo AMA non si è pazienti passivi alla sola ricerca di aiuto, ma si diventa risorse attive verso il cambiamento, accettati anche nelle proprie imperfezioni, incarnando il principio del helper therapy, ovvero aiutare sé stessi per aiutare gli altri. La propria ferita si trasforma in feritoia.
I partecipanti hanno vissuto un’occasione unica di confronto sull’elaborazione del lutto, ci auguriamo siano riusciti a cogliere spunti di assoluto valore dagli argomenti trattati dai relatori. A volte nella vita c’è qualcosa che lascia un solco profondo e che ci fa cambiare prospettiva. Certe volte è un film o un libro, altre una canzone, altre una semplice frase o, ancora, una persona, un incontro (anche sfuggente) o un evento, qualsiasi cosa.
Se qualcuno ci dicesse: ma cosa ti è rimasto di questa esperienza? Risponderemmo:
– una sensazione di grande e profonda competenza da parte dei relatori e soprattutto il desiderio di condividere, rendere partecipi, anche di insegnare ma mai dalla cattedra;
– una sensazione di “vissuto comune” di tutti i partecipanti.
L’auspicio finale è che questi due giorni che i partecipanti hanno trascorso in questa oasi di pace, li aiutino a svuotare il cuore da sentimenti negativi e lasciare spazio a Dio, affinché ciò che porteranno a casa da questo 19° convegno, li aiuti a maturare la consapevolezza che servono non solo belle parole o buoni propositi, ma soprattutto fatti per riuscire ad elaborare il proprio lutto, una mano che stringe l’altra, un sorriso, una carezza, poche parole e, ovviamente, un abbraccio caloroso e sentito, questi sono gli ingredienti per riuscire a consolare e a consolarsi, è questa la ricetta semplice e collaudata da Virginia Campanile, fondatrice di questo cammino, in una parola: condividere.
Mimmo Barilà
Responsabile Diocesano
Associazione “Figli tra gli Angeli”