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30/Gen/24

Festa della Pace dell’Acr delle Parrocchie di Rizziconi, Drosi, Cannavà, Tresilico, S. Ippolito di Gioia Tauro e Maria SS. Addolorata di Rosarno

“Mani operose e cuori ardenti per essere profeti, artigiani, artisti della pace”

Uno stuolo colorato di ragazzi, giovani e adulti ha riempito le strade principali di Rizziconi domenica 28 gennaio per la “Marcia della pace”, consueto appuntamento conclusivo del cammino formativo del Mese della pace dell’Azione Cattolica dei Ragazzi. Quest’anno le parrocchie San Teodoro Martire di Rizziconi e San Martino Vescovo di Drosi, che svolgono attività interparrocchiali come Azione Cattolica, hanno condiviso questo importante evento con le parrocchie di Santa Teresa di Gesù Bambino di Cannavà, Sant’Ippolito di Gioia Tauro, Maria SS. Addolorata di Rosarno e Santa Caterina e San Leone Magno di Tresilico.

Il corteo gioioso di ragazzi, educatori e assistenti, con la presenza della Presidente diocesana di Azione Cattolica Angela Giuliano,  del Sindaco del luogo Alessandro Giovinazzo, dei parroci don Nino Larocca, don Antonello Messina, don Cosimo Furfaro, dei sacerdoti don Emilio Sponton e don Giuseppe Mammolenti, e del diacono Fortunato Marsetti, si è concluso presso l’Auditorium Diocesano del Centro Famiglia di Nazareth dove, dopo un breve momento di preghiera e il pranzo, i ragazzi hanno fatto attività di gioco e svago sempre sul tema dell’anno proposto dal Centro nazionale.

Presenza preziosa della giornata è stata quella del nostro vescovo S.E. Mons. Giuseppe Alberti, che ha accolto sin da subito l’invito per la celebrazione eucaristica conclusiva. Al suo arrivo ha salutato gli Acierrini con fare affettuoso e gioioso conquistandosi i loro sorrisi e la loro attenzione. All’inizio della celebrazione un segno bellissimo e significativo: i ragazzi, preparati  dai loro educatori, hanno costruito “l’albero della vita”, formato da rami irregolari e sporgenti, simbolo del male presente nel mondo su cui poggiava il pianeta Terra colorato con nastri variopinti rappresentanti gli Acierrini, uomini e donne del domani, che già da adesso lavorano per renderlo più bello, invitando tutti a diventare come i bambini, come ha insegnato Gesù, per entrare nel suo regno di pace e di amore.

Nell’omelia il vescovo, con parole semplici che hanno catturato l’attenzione dei ragazzi presenti, ha condiviso il loro motivo di celebrare la Festa della pace in un contesto mondiale in cui la pace non c’è per tutte le guerre che si combattono sulla terra e quindi il loro desiderio di chiedere il dono della pace per il mondo a chi solamente può darla veramente, Gesù, chiamato anche il Principe della pace.

Facendo presente che tutti, anche i bambini, spesso sperimentano cosa significa non essere nella pace, con le mancanze della loro età, invidie, disobbedienze, litigi, ha chiesto ai ragazzi di chiedere al Signore il dono della pace, certi che lui ascolta le loro preghiere, per diventare, una volta che si è ricevuto questo dono, profeti di pace, cioè persone che parlano nel nome di Gesù testimoniando e annunciando la pace. “Siate artigiani, artisti della pace, e così colorerete il mondo con i colori dell’amore, dell’amicizia, della concordia, della giustizia e della pace”.

Immacolata Papasidero


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