Carissimi fratelli e sorelle,
stiamo entrando nel tempo forte della Quaresima, che ci prepara alla Santa Pasqua, centro della vita di Gesù Cristo ma anche fulcro della vita liturgica della comunità credente, “culmine e fonte” (Sacrosanctum Concilium, 10) dell’azione della Chiesa.
Ci vengono chiesti dei passi che partono dalla testa e arrivano ai piedi. Il Mercoledì delle Ceneri si riceve sul capo un po’ di cenere e il Giovedì Santo troviamo il Signore e il Maestro che ci insegna a lavare i piedi degli altri. È un cammino di conversione lungo 40 giorni ma che in realtà coinvolge tutta la esistenza; per questo ogni anno torniamo sui nostri passi.
Il gesto penitenziale dell’imposizione delle ceneri è un atto di umiltà che dice la verità della nostra vita, bisognosi di Dio e del suo amore di misericordia, dono di grazia che va chiesto con la fiducia e costanza nella preghiera. La conversione della mente e del cuore ci porterà alla conversione delle mani e dei piedi, nel gesto della carità, dell’attenzione all’altro, del servizio gratuito e disinteressato.
Nelle nostre comunità ci sono tante iniziative che ci vengono offerte in questo periodo quaresimale sia nella spiritualità (S. Messa Domenicale nella quale la comunità si incontra con il suo Signore; la pia devozione della Via Crucis al Venerdì, ascolto della Parola nella Lectio divina comunitaria) sia nell’ambito della carità (Caritas, centri di aiuto, gesti di digiuno come segno di solidarietà).
Quest’anno, in sintonia con la Chiesa Universale verso il Giubileo del 2025, vorremmo curare in modo particolare uno dei pilastri della nostra vita cristiana: la preghiera. Questa è l’accentuazione scelta dal Santo Padre per arrivare alla soglia dell’anno giubilare. Sono convinto che questo profondo rinnovamento interiore ed ecclesiale che tutti auspichiamo, sia possibile solo a partire da un rinnovata esperienza di Dio, nell’ascolto della sua Parola (discepolo), nella testimonianza gioiosa del nostro incontro con Lui (missionario).
Sicuramente possiamo partecipare a qualche proposta comunitaria che in questo periodo intenso non manca nelle nostre parrocchie. In particolare però vorrei invitarvi a riscoprire la bellezza della preghiera personale che trova nella Parola di Dio la sua luce e la sua
ispirazione. Riaprire il testo della Bibbia, leggere in questi giorni quaresimali un Vangelo per intero, magari il testo di Marco (che viene proclamato in questo anno liturgico).
Ritagliarsi qualche attimo di preghiera è quanto mai salutare per vivere meglio la nostra attività quotidiana, per essere ‘accompagnati sempre dal Signore’. Per dare ancor più forza a questo cammino spirituale suggerisco di preparare con cura un luogo, nella vostra casa, anche piccolo, dove mettere in evidenza alcuni segni importanti per noi cristiani: il libro dei Vangeli, il Crocifisso, una candela, dei fiori, un ramoscello di ulivo. I cristiani ortodossi lo chiamano “angolo bello” della casa. Per noi può diventare luogo di preghiera personale o in famiglia. Siamo chiamati a camminare insieme, ma i primi passi li dobbiamo fare con il Signore, nell’incontro con Lui, nell’ascolto di ciò che ci dice, nell’apertura del cuore che cambia la testa e arriva ai piedi con nuovi gesti che parlano dell’amore di Dio.
La nostra Chiesa diocesana si è impegnata a vivere uno stile sinodale, a camminare insieme. Non diamolo per scontato: il nostro primo compagno di strada deve essere il Signore, come ad Emmaus, Egli “continua a spiegarci il senso delle Scritture e a farci ardere il cuore” (cfr Luca 24,27.32). Da questa esperienza parte tutto, si accende la vita cristiana del discepolo missionario che testimonia il rinnovamento pasquale nella propria vita e la comunica ai fratelli.
Vogliamo valorizzare il tempo quaresimale come un allenamento spirituale per crescere nella dimensione ‘contemplativa’ della vita. Contemplare è un modo di pregare, fermarsi con calma, mettersi in ascolto del Signore, è cercare di vedere le cose, gli avvenimenti, le persone con gli occhi di Dio. La preghiera personale o comunitaria, in casa o in chiesa, diventi sempre più sguardo nuovo sulla realtà che vive dentro e attorno a noi.
Dentro una Chiesa che sta imparando a vivere in modo sinodale, al passo con Dio e al passo con i tempi, accogliamo questo momento favorevole e camminiamo verso la Pasqua assieme al Signore.
Vi assicuro la mia preghiera quotidiana a favore di tutti, in particolare dei giovani e degli anziani, delle famiglie e degli ammalati. Auspico che possiamo tutti camminare nello Spirito per arrivare con rinnovata speranza alle feste pasquali.
Ogni bene,
Palmi, 11 febbraio 2024
Beata Vergine Maria di Lourdes
+ Giuseppe Alberti
Vescovo